Tre giorni di musica, sport e incontri. Tutto Molto Bello si conferma un successo nella sua unicità
Tutto Molto Bello è stato un successo in termini di pubblico – sempre più numeroso, che si mischia felicemente ad artisti e addetti ai lavori – e di qualità, in una festa che ormai da 9 anni apre la nuova stagione di musica dal vivo e abbatte le barriere.
Siamo a Bologna, nell’area del Dopo Lavoro Ferroviario che negli anni si è trasformata in un vivace parco della musica e dello sport, tra campetti di calcetto, l’Arena Puccini, i campi da beach volley, il bar Chinotto e, al centro, il Locomotiv club. In questa specie di luna park indie, anche quest’anno Locomotiv Club, Panico Concerti – e Foresta. per quanto riguarda la comunicazione – hanno dato vita a Tutto molto bello e noi ci siamo tuffati nella mischia per goderci tanta musica italiana in un weekend di fine estate.
Venerdì 13: Delaporte, La rappresentante di lista, Mahmood.
Arriviamo al DLF e, giusto il tempo di addentare una pizza gourmet di Berberè, inizia la festa.
Sul Pizzul stage, il palco dedicato ai concerti gratuiti di Tutto Molto Bello, sale La Rappresentante di Lista. Il gruppo palermitano, formatosi nel 2011, sa sempre sorprendere per la presenza scenica, dovuta alla formazione teatrale di Dario e Veronica.
Le sonorità si fanno sensuali e leggermente psichedeliche, faretti al led e luci colorate che illuminano gli abiti total white indossati dalla band sul palco. Un’ora e mezza di concerto, con il festival che si anima sempre di più.
La Rappresentante di Lista ha appena terminato un lungo tour – con una puntata anche a Ypsigrock – per portare in giro Go Go Diva, l’ultimo disco, più maturo e sofisticato dei precedenti lavori.
Cala il sole, ci spostiamo tutti all’Arena Puccini, dove come da tradizione, è montato il main stage per ascoltare Mahmood.
Siamo nel backstage quando lui arriva, abbraccia i suoi e sale sul palco tra le urla dei suoi fan e quell’abbraccio e quel calore ci fanno commuovere.
Attaccati alle transenne, in prima fila, tanti bambini accompagnati dalle mamme, persone di tutte le età e molte ragazze con le gonne da danza del ventre. Il concerto inizia, la voce calda di Mahmood intona canzoni orecchiabili e pop, ma con una musicalità inedita. Ci sono suoni e ritmi esotici e suadenti, ma anche funky. Tutti cantano, lui intercala canzoni a mini coreografie con i suoi musicisti.
E parla, racconta, fa domande al pubblico, scherza. Insomma, stasera abbiamo capito che siamo di fronte ad un nuovo genere musicale che non sappiamo definire ma che non ci dispiace per nulla.
(continua sotto)
DAY 1 :
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