Dopo gli artisti lanciati qualche tempo addietro che già hanno fatto gridare di gioia i clubber di tutta Italia, ROBOT Festival fa uscire altri incredibili nomi che completano il programma.

Ad aggiungersi a Courtesy, Skee Mask con Zenken Brothers, Ben Frost e Phanta Du Prince solo per citare alcuni nomi della prima release, campioni già affermati, giovani promesse  e simboli della nostra Bologna, teatro da sempre del ROBOT Festival.

Impossibile non soffermarsi su Laurent Garnier, anzi bisogna impegnarsi per scegliere le parole e le emozioni da raccontare vista la moltitudine e l’esperienza del personaggio. Sulla scena notturna da tantissimo, ha attraversato molte fasi della nightlife, adattandosi alle situazioni più diverse: club, piccoli centri sociali, festival internazionali, fino a divenire un archivio umano di sonorità pressoché sconfinato. I suoi set non deludono, anzi sorprendono sempre anche chi pensa leggendo le timetable “Ah ma è sempre lui”. Sì, e per fortuna!

Altra super aggiunta è Crystallmess, che incarna alla grandissima questo nuovo spirito artistico del mash-up fra vari generi, soprattutto molto diversi fra loro. Sentire i tamburi e le conga della dancehall con le arie infinite della trance e la velocità delle techno è davvero qualcosa di estatico e megadivertente. Ormai calca i festival più importanti del globo, non perdetevela l’8 ottobre, suonerà al TPO.

Nella sezione dei live ci saranno i Gian Swan, che il 7 ottobre al Binario Centrale di DumBO porteranno quei turbini live ipnotici e urticanti a cui sarà difficile resistere, poi anche MC Yallah & Debmaster freschi freschi di chiamata al Dekmantel con le loro grida e i loro tamburi a cavallo fra dub, dancehall ed elettronica, e, infine, l’ungherese Gàbor Làzàr che passa al setaccio i rumori e i suoni più profondi della techno.

Accanto a questi nomi troviamo poi un ventaglio di realtà molto interessanti e sperimentali come i Salò, già ospiti della scorsa edizione, ci hanno stregato con le loro performance: riti pagani con richiami all’occulto. Anche James Ginzburg e Riccardo La Foresta, strumentisti puri e incredibili, porteranno delle esperienze sonore che non vediamo l’ora di goderci nelle sale monumentali di Palazzo Re Enzo, uno dei luoghi simbolo di ROBOT dove sarà bello tornare dopo qualche anno di assenza.

Un’altra grandissima esperienza sonora sarà sicuramente Nziria, fresca fresca di uscita dell’album XXYBRID sulla Never Sleep di Gabber Eleganza, dove la canzone partenopea si mescola al quel mitico sound memorabilia 90s ormai icona di stile. La connessione con Foligno, precisamente Dancity Festival, porterà a ROBOT Laura Agnusdei e Daniele Fabris, con un progetto elettroacustico che unisce la pratica strumentale da sassofonista della prima con
l’esperienza nella Computer Music del secondo. Ci sarà spazio anche per Bologna in questa rassegna, con il collezionista di perle Filibaolu (Le sue selezioni sono davvero leggendarie qui in città) e Carolina Martines, che si riconferma, dopo ROBOT12 sulla console della Baia di DumBO.

Nell’ultimo annuncio è stato svelato anche il programma del day 1 – mercoledì 5 ottobre – che si svolgerà all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nella culla della creatività emiliana ROBOT, in collaborazione con la stessa Accademia e il Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna, ha prodotto Scratch Party, una performance collettiva ideata da Francesco Giomi e Danilo Danisi e realizzata dagli studenti con le immagini a cura del corso di Computer Graphic dell’Accademia e la musica dal vivo a cura della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio. Non vediamo l’ora di scoprirla!

Ricapitolando quindi, ROBOT13 si svolge a Bologna dal 5 all’8 ottobre, in diverse sedi: Accademia di Belle Arti, Palazzo Re Enzo, Oratorio di San Filippo Neri, DumBO e TPO.

Sul sito robotfestival.it potete trovare il programma diviso per giorni e qui invece potete acquistare abbonamenti e biglietti.

Ci vediamo sotto cassa!