È martedì mattina, mi ritrovo dietro alla scrivania con la tastiera e un monitor completamente bianco davanti a me che aspetta solo di essere riempito.
Le sensazioni, le emozioni, l’ experience che Eleva con la sua maratona di tre giorni ci ha dato, è davvero positiva. Dopo esserci salutati mercoledì scorso all’ Ex-Centrale Elettrica, ci ritroviamo di nuovo sopra un’altro treno.. ma la direzione è sempre la stessa : Reggio Emilia.
A recuperarci ci pensa sempre il buon Dani, che ci piglia e ci porta in questa nuova location, il Centro Internazionale Loris Malaguzzi che, diciamolo, mai luogo è stato più azzeccato!
Si crea un perfetto mix tra arte, musica, experience e voglia di imparare : all’interno si alternano uno dopo l’altro vari work-shop che vanno dalla serigrafia al video mapping mentre all’esterno, sebbene la giornata non sia delle migliori, si susseguono artisti, dj, gruppi che danno vita ai diversi palchi del Malaguzzi.
Seduti sui pallet nel parco di questo fantastico Centro, ascoltiamo le tracce di Chiara Ugosetti, che tra Can’t do without you di Caribou e Electric Feel degli MGMT ci fa tornare un po’ di nostalgia di quest’estate appena finita ma così piena di esperienze über da ricordare :)
La nostra attenzione viene sicuramente catturata dal live di Giacomo Mazzucato aka Yakamoto Kotzuga giovanissima novità nel campo della musica elettronica che avevamo già sentito a Soliera qualche mese fa durante il Festival “La tempesta, l’Emilia.. la Luna” e che già da lì aveva lasciato il segno.
Il suo live ci rapisce, il perfetto mix tra sonorità e sensazioni, tra chitarra e synth che creano un perfetto equilibrio; è come un continuo crescendo che trova il suo apice nel finale.
Come qualcuno disse, in medio stat virtus, e secondo noi con questo equilibrio Giacomo è riuscito a rendere unica la sua sonorità.
Il tempo scorre e con lui gli artisti, noi tra un tortello, una patata fritta e una serie di scatti ci alterniamo tra dentro e fuori, tra musica e work-shop.
Il sole cala e con lui le luci del Main stage si accendono..
words&pics by Cecilia Secchieri
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