DGTL Barcelona #12-13 Agosto 2016# @ Parc Del Forum – Barcelona

janine
Tempo di lettura: 4' min
25 August 2016
Festival, Gallery

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Il DGTL festival è un evento nato in terra olandese, ad Amsterdam per la precisione, da due anni è stato esportato anche su terra spagnola in una versione estiva sul suolo della città del sole per eccellenza:Barcellona. Quest’anno siamo andati a vedere com’è

L’organizzazione è la stessa di ADE festival e si, dobbiamo dirlo, gli eventi li sanno organizzare davvero bene; la location del DGTL di BCN è il Parc Del Forum, appositamente suddiviso in quattro stage: Digital, Stereo, Audio e Phono.
Possiamo definirlo un festival “eco” in quanto con il concept “ZAP” ha permesso di salvare tonnellate di CO2 (https://bcn.dgtl.nl/en/revolution/achievements/), erano presenti pannelli solari, nel market venivano venduti solo capi ottenuti in modo “sostenibile”, il cibo (molto buono) totalmente veggie.
E l’impianto audio degli stage? Totalmente Funktion One, calibrati alla perfezione.

Ora passiamo alla musica.

Venerdì 12 Agosto entriamo intorno all 15.30 , facciamo un giro di ricognizione tra i vari stage e poi ci dirigiamo verso il PHONO dove alle 16.30 inizia Miguel Barros aka Pional: il dj/producer spagnolo parte molto lento con una deep pacata ma incalzante che rende il nostro pomeriggio piacevole e spensierato ma che, soprattutto, prepara a puntino il dancefloor per Job Jobse che, alza il tiro iniziando con un remix di Sfire2 e il dancefloor si fa trasportare ed inizia il vero party.

Dopo mezz’oretta di mr Jobse ci teletrasportiamo nello stage techno “Stereo” per goderci la fine di Flug ma soprattutto per assistere al live di uno dei nostri preferiti del momento Vril. Ma torniamo un attimo a Flug: l’argentino ha proposto una techno dura, molto decisa e per noi che era la prima volta che lo ascoltavamo ne siamo rimasti piacevolmente stupiti; inoltre verso fine set ha fatto una “incursione” sul palco anche la sua figlioletta ed è stato proprio un bel momento: https://www.facebook.com/flugofficial/videos/1212306535457948/ .
Alle 19.00 in punto ecco comparire Vril, moniker di questo producer di Hannover che ha rilasciato musica su alcune delle label techno/experimental più interessanti degli ultimi anni: Giegling, Semantica e Delsin. Un’ora di techno raw, groove chiusi e taglienti e melodie da lacrime: una bomba.
Dopo Vril è il momento del ragazzone made in UK Truss; il sound si incattivisce e il producer inglese di casa Perc Trax/Our Circular Sound/ Avian/ R&S non lascia spazio all’imaginazione: cassa dritta e pedalare.
Alle 21.00 ci spostiamo nello stage Audio per l’inizio del live di Guy Boratto: il suo sound al tramonto è suggestivo ed emozionante, più di chiunque altro. Come al solito imperdibile, ma questa volta ascoltiamo solo i primi dieci minuti, ma abbiamo una buona ragione, questa buona ragione si chiamo Mano Le Tough.
Infatti contemporaneamente nello stage Digital troviamo Nial Mannion aka Mano Le Tough che anche questa volta come successe al Sonar, purtroppo, ci lascia un po’ delusi: sound sempliciotto e troppo “tribal”. Fortunatamente alle 22.00 nello stage Stereo sale al comando Surgeon in live. Il mago dei modulari sembra indiavolato: casse in 3 / 4 , ritmi serrati e sporchi fanno letteralmente volare quest’ora di pura techno… MAESTRO.
Finito questo live sale uno dei padroni di casa Oscar Mulero: un treno di bassline in sedicesimi e casse gigantesche: potremmo definire il suo dj set con una parola: tornado.
Dopo 1h di Mulero decidiamo di andare a sentire cosa sta facendo Dixon… purtroppo anche questa volta il portavoce di Innervisions ci lascia interdetti: qualche disco bello ma per la maggior parte del tempo lo abbiamo trovato sottotono e un po’ poco convincente. Dopo il set di Steffen sale in consolle nello stesso stage Maceo Plex che parte dritto per dritto con un sound davvero interessante: base aggressiva, a tratti sporca ma con un mare di melodie che ristabiliscono ordine e fanno incendiare il dancefloor.

Verso le 2.30 decidiamo di dirigerci verso l’hotel per riprendere le forze per il day2.

DAY ONE

Il Sabato ce la prendiamo con un attimo di calma in più, arriviamo al Parc Del Forum verso le 17.30 e la prima cosa che ci balza all’occhio è sicuramente il maggior numero di presenze. Una volta dentro vediamo che gli stage sono già molto carichi, e alle 18.00 quando Paula Temple prende le redini dello Stereo stage capiamo che sarà davvero una giornata impegnativa: la tedesca uscita su R&S è decisa e “prepotente” e il dancefloor apprezza a dismisura. Dopo mezz’ora di Paula andiamo ad ascoltare un’altra tedesca, la padrona di casa del Panorama Bar di Berlino: Tama Sumo. Qua, nello stage Phono, i ritmi cambiano decisamente e diventano più soft, quasi quiet: deep, house, disco il tutto mixato alla perfezione e con una classe sopraffina. Da notare, solo vinile.
Ci beviamo una birra al calar del sole e alle 20.30 ci spostiamo, nello stage Digital, da uno dei padroni di casa di questo DGTL spagnolo, John Talabot. Rispetto al Sònar dove purtroppo non ci aveva entusiasmato qua al DGTL la sua proposta la troviamo più granitica: una selezione quasi totalmente di tracks unreleased, private edit di tracks più o meno conosciute che mandano in delirio il dancefloor: set perfetto.
Il tempo vola e son già le 21.30, decidiamo di correre ad ascoltare il rush finale di Robert Hood. Appena raggiungiamo lo stage Stereo inizia “Never Grow old” e esplode la festa… una mezz’ora di techno con venature house in pieno stile Detroit-Underground Resistance. Torniamo per l’ennesima volta nello stage Digital dove troviamo in consolle uno dei b2b più attesi della season estiva: Âme vs Rødhad. L’owner di Dystopian spazza via letteralmente ogni dubbio sul mood che avrà questo b2b: techno come solo lui sa proporre. Âme dopo un inizio un po’ traballante (un paio di tracks con dei vocal che non hanno esattamente infuocato la pista…) amalgama il suo sound a quello di barba rossa e alla fine questa coppia regala a BCN davvero un ottimo show. Finito il b2b sale la Siberiana Nina Kraviz che durante il set a tratti sfiora la trance e alla fine porta a casa il risultato. Per la chiusura decidiamo di affidarci alle mani di uno dei fondatori del Berghain non che owner della label Klockworks: Mr. Ben Klock. La situazione, a tratti estrema, regala davvero un ottimo vibe: poche chiacchiere e cassa dritta in pieno stile tedesco. L’ultima mezz’ora vola e anche questo DGTL Barcellona 2016 finisce. Concludiamo dicendo che in soli due anni questo festival è già riuscito a diventare un punto fermo per l’estate spagnola e non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno per la prossima edizione.

words by Joe Alpaca
pics by Janine Billy

DAY TWO

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