A night with Matthias Meyer at Origami, Treviso # Interview

polpetta
Tempo di lettura: 4' min
19 November 2013
Gallery, Interviste

Correva il 2005, ballavamo ai ritmi minimal e house (minimal-house?) di Miss America e Le Folies de Pigalle e tra i tanti dischi storia che tutti noi ricordiamo, chi più chi meno, ne passava sempre uno: “Reichenbach”. Scioglieva parecchie persone allora, e anche oggi non scherza; è uno di quei dischi che non invecchiano mai.

Matthias Meyer (per l’appunto) insieme a Oxia, M.A.N.D.Y., Petter, Booka Shade, Fairmont… sono stati la causa dei miei perenni ritardi a scuola il sabato e lunedì mattina, oltre che l’inizio della mia curiosità verso questo genere.

Se mi avessero detto che circa 8 anni dopo avrei incontrato l’autore di quel disco ovviamente non ci avrei creduto, eppure è andata proprio così.

Siamo arrivate a Treviso per pizzicarlo al primo evento ORIGAMI della stagione invernale, in una villona da urlo tutta per noi e la nostra voglia di festeggiare all night long.

Incontriamo Matthias prima della festa, per l’intervista. In realtà è stata una piacevole chiacchierata da sala da tè… a base di vodka però!

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Sai che ti ho sentito suonare quest’estate al Watergate? Festeggiavo il mio compleanno tipo il 14/15 agosto e suonava anche Dj Hell.

Wow figo! Si ricordo, abbiamo suonato nella sala principale diverse ore. Il mio compleanno è dieci giorni dopo.

Quindi sei leone? 

No vergine! Il 24 agosto è il primo giorno dei vergine.

Sai che quando ero una giovane clubber passavano sempre la tua traccia “Reichenbach”. Possiamo dire che è stata la traccia che ti ha fatto decollare?

Si è la mia prima release. Anzi è la mia prima traccia in assoluto in realtà! Avevo fatto altri due o tre tentativi, ma mai finiti. Quella è stata la prima traccia della mia carriera, nonchè l’inizio di una lunga amicizia con Liebe Detail. Da allora è passato molto tempo e io continuo a lavorare con loro.

E’ persino uscita una tua raccolta tempo fa sempre su Liebe Detail: “Matthias Meyer 2005-2010”.

Si è così.

Da quella traccia la tua carriera è andata sempre in crescendo. Quali sono i momenti che ricordi con maggior piacere?

Bè quando mi hanno pubblicato “Reichenbach” senza dubbio. Ancora di più quando ho sentito “Tout va Bien” suonata da Steve Bug di fronte a migliaia di persone, sullo stage principale del Fusion Festival.

Da pelle d’oca!

Assolutamente.. non me l’aspettavo e a un certo punto ho detto “Ehi ma… questa è la mia traccia!” Una follia.

Come descriveresti la tua musica?

Credo che la traccia che meglio definisca il mio stile è proprio “Tout va Bien”. E’ tech-house, ipnotica, loopy e emozionale, se così si può dire…tutto insieme.

E fa ballare! 

[ride] Si, alcune melodie sono perfette per le 6/7 di mattina, all’alba.

Ti senti più produttore o più Dj? 

Dipende dai periodi… Qualche anno fa ero più produttore sentivo maggiormente la necessità di chiudermi in studio e produrre. Ora preferisco suonare nei club, viaggiare e spostarmi sempre. In realtà vedi.. è un peccato perché un tempo si poteva guadagnare dai dischi. Ora è molto difficile, quindi è necessario dedicare più tempo ai dj set.

Nel senso, per me non è un problema che la mia musica si diffonda gratuitamente, però solo perché guadagno abbastanza con i Dj set.

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Quando sei entrato a far parte della crew del Watergate?

Ufficialmente due tre mesi fa, ma la mia prima data lì fu tre anni fa circa. Ho fatto alcune tracce per e con Lee Jones. Da lì abbiamo suonato spesso insieme al Watergate, anche in diversi showcase Liebe Detail e mi hanno chiamato sempre più spesso a esibirmi al Watergate. Poi una mia traccia è stata inserita nella compilation dei 10 anni del club. Ora ho fatto alcuni remix per Lee Jones e mi hanno chiesto se volevo unirmi alla famiglia. E’ stato un po’ complicato conciliare le due agenzie di booking, perché prima mi affidavo esclusivamente all’agenzia di un amico. Poi con l’arrivo della residenza al Watergate ero vincolato anche alla loro agenzia. Perciò mi sono trovato ad averne due, ma ora non è più un problema sono entrambe diventati amici, quindi è figo avere due agenzie. Viaggio molto ed è bello lavorare con Watergate, il club è fantastico e il clima è molto professionale.

L’anno scorso abbiamo sentito parlare anche del Watergate a proposito di quella super tassa che la GEMA voleva affibbiare ad alcuni dei più famosi locali di Berlino. Com’è andata a finire? 

All’inizio la notizia era che alcuni club, fra cui anche Watergate, avrebbero dovuto pagare una percentuale molto più alta per le loro entrate. Poi la notizia successiva era che i Dj avrebbero dovuto segnare ogni notte tutte le tracce che avrebbero suonato e pagare tot per ciascuna traccia. Una follia… però si credo che il progetto sia svanito fortunatamente.

Tornando a te, parlaci un po’ di che ruolo hai tu insieme al tuo socio e amico Patlac nel party Wake Up! 

Io e Patlac abbiamo creato questo party 4 o 5 anni fa a Lunenburgo, dopo tre anni ci siamo fermati per un periodo e l’abbiamo lasciato a un amico che adesso è proprietario della label e del party. Noi per lo più diamo una mano coi lavori. Io con la musica e con gli artisti, Patlac con la grafica.

Che tipo di musica porti nel locale?

Chicago, underground music, deep house e alcuni dj di Amburgo. Per esempio Laurence, Move D, Kollektiv Turmstrasse…

Vivi sempre a Lunenburgo quindi?

Si è la mia città. E’ molto tranquilla, è una città universitaria.

E com’è la vita notturna?

Non un gran che a dir la verità… come ti dicevo è una città molto tranquilla.

Il vostro party è l’unica festa che c’è immagino.

Si è proprio così. [ride]

Questa è la prima volta che vieni in Italia?

No la prima volta è stata parecchi anni fa al Tunnel a Milano. Ma poi non ho più avuto occasione.

Sai ORIGAMI credo sia un bel party perché vengono proposti artisti diversi dal solito e di qualità come te, Patlac, i Kollektiv Turmstrasse, Jimpster, Gorge… 

Si forse è anche per questo che non ho mai più avuto una data da quella volta a Milano. In Italia usa musica più techno, tech-house. Mentre la mia musica è più “emozionale”, melodica. I Cosmic Cowboys sono più nelle mie corde.

Bè per noi è un vero piacere averti qui! Spero ti divertirai.

Grazie!

Words by B // Gallery by C

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