UP NEXT: Ripartire con Jaren, ripartire dalle radici.

domenico
Tempo di lettura: 4' min
7 April 2022
Interviste, Up Next
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Tornare a fare musica, anzi tornare a divulgare musica dopo che un’inaspettata pandemia ci aveva rinchiuso, rinchiudendo le nostre idee, limitando la musica, i live e qualsiasi forma di espressione artistica. Ecco a voi Jaren.

 

Con questa intervista riparte finalmente UP NEXT, il format di Polpetta Mag mirato a studiare e proporre i prossimi talenti, quelli che non dormono la notte per suonare o produrre (e magari di giorno fanno tutt’altro lavoro). Quelli alla spasmodica ricerca del vinile perfetto o del suono più originale, quelli che affrontano ogni incontro come possibilità di arricchimento.

Ripartire con Jaren, ripartire dalle “radici”, significato della parola Jaren in lingua hindi. Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Alessandro, Carlo e Gianni, che in una torrida serata estiva del 2017 hanno deciso di dar vita a tale progetto. “Un progetto aperto, un collettivo che potesse ospitare e far collaborare più artisti e che valorizzasse le origini di ognuno, anche se totalmente opposte tra di loro”, così si definiscono ed ecco cosa ci hanno raccontato.

 

Quali sono le “radici” di questo album?

 A: sono molteplici ed eterogenee. Veniamo da background molto diversi, io e Carlo produciamo musica elettronica “danzereccia” da tempo, Gianni invece viene dal mondo della musica suonata, dalle band e dal pop. Da queste radici abbiamo cercato di costruire una nostra identità musicale.

 C: Le nostre radici al momento sono “radici in movimento” buffo no!?

Parte tutto dal concetto di musica e da li proviamo a costruire un concetto basato sui nostri background. All’inizio non è stato facile, in realtà non lo è ancora adesso…
Un primo passo è stato fatto!

Alessandro, Carlo e Gianni radici diverse, background diversi, dove e come è avvenuto l’incontro musicale per realizzare l’album?

A: in realtà ci conosciamo da tantissimi anni, veniamo tutti dalla ridente Macerata, ma viviamo a Bologna da tanti anni. Abbiamo sempre percorso strade diverse che alla fine però casualmente si sono incontrate. Io e Carlo con questo progetto abbiamo sempre cercato di allargare i nostri orizzonti musicali e dopo un lungo corteggiamento Gianni ha ceduto…

C: Allora, con Alessandro facciamo musica dai tempi delle superiori. Questo per forza o per amore oltre che ad un grande affiatamento ed intesa porta ad un’evoluzione artistica, alla ricerca di qualcosa di nuovo. Da amanti della cassa in 4/4 abbiamo deciso di creare un progetto parallelo al nostro e ricercare qualcosa di diverso. Non ricordo se c’è stato qualcosa di specifico ma ricordo solo che Gianni è stato realmente corteggiato. Alla fine, con tante avance ha ceduto. 

G: conosco Alessandro e Carlo dalle superiori, vaniano tutti e tre da macerata ma mai avrei pensato che finissimo a suonare tutti e tre insieme visto i nostri background. Come dice Alessandro le strade si sono incontrate casualmente.

“Don’t judge, Listen” non è solo la descrizione perfetta per un album d’esordio, ma anche un messaggio da dare a chi ascolta musica e a chi produce musica. Ma oggi come si può ascoltare tutto quello che approda sul mercato? Dopo vari ascolti cosa ti lascia “Don’t judge, Listen”?

A: Sì per me è un manifesto, a mio avviso le etichette dividono, polarizzano, separano, la musica libera invece unisce. Oggi è impossibile ascoltare tutto.

Bisognerebbe chiederlo a chi lo ha ascoltato…io nonostante lo abbia ascoltato 1000 volte, sono sempre convinto che sia un album giusto, che ci rappresenti al 100%

C: Cosa ti lascia l’album dopo averlo ascoltato?! Purtroppo ad oggi, dopo 2 anni di studio e di rework la mia opinione rischia di influenzare il parere altrui. Quello che però è impagabile e sconvolgente è leggere e ascoltare i feedback da parte di tanti amici, conoscenti e nuovi fan! Veramente inaspettato e piacevolmente sorpreso. 

G: Unire i nostri due mondi non è stato sicuramente facile ma alla fine siamo riusciti a tirare fuori un gran bel prodotto con un sound tutto suo. La forza di questo album è che non ti annoia mai!

(continua sotto)

Musicalmente l’album è un viaggio totale, 360 gradi di esperienze e di conoscenze musicali, a quale traccia vi sentite più legati e perché? La mia preferita è Specchiulla

A: domanda difficile…Super Jupiter credo che abbia qualcosa di unico. Un giusto mix di acustica ed elettronica come piace a me. Melodia e struttura dritta della ritmica.

Se invece si vuole ballare di più scelgo Typene Only!

C: Personalmente MOJO è la traccia indubbiamente si presta per spot pubblicitari, colonna sonora di film, radio ecc. ecc. o magari è solo una mia pippa mentale, sai dopo 4000 ascolti il mio giudizio non è più veritiero =)

G: L’ho ascoltato troppe volte per dirne solo una. Bounce di Riace è sicuramente un pezzo a cui sono affezionato, è un pezzo che puoi anche suonare solo con la chitarra acustica.

Telephone Molinella è forse il brano di “svolta” per noi. Prima di quello ancora ci studiavamo poi è venuto fuori questo pezzo e da lì non ci siamo più fermati.

Se e quando avremo la possibilità di ascoltarvi dal vivo?

A: Stiamo studiando il live che poi vorremmo proporre…è una fase sempre complicata per noi perché vogliamo offrire qualcosa di diverso rispetto all’album, che possa sorprendere.

C: Spero presto, anche se la stesura di un live del genere non è così semplice. Ci stiamo lavorando

Un po’ di buona e sana promo, dove possiamo trovare e ascoltare “Don’t judge, Listen”?

A: Sul bandcamp dell’etichetta, Flexi Cuts, che ringrazio, oltre che su Spotify e tutti gli altri portali digitali.

C: Parte tutto dalla Label che ha creduto in noi: Flexi_cuts. Sicuramente la piattaforma più accessibile e più facile: Youtube e Spotify. Se invece sei un amante del file Band Camp è quello che fa per te

 Grazie ragazzi per questa bella chiacchierata, con la speranza che la musica torni a suonare nei club e che chiunque possa avere la possibilità di esprimersi e farsi ascoltare. Io vi saluto con la mia domanda finale di rito: la vostra pizza preferita?

A: Bianca con bufala, pomodorino giallo e grana…tutto in cottura!

C: Il piacere è stato nostro!! Ci siamo divertiti molto! Ma sei sicuro che vogliamo chiuderla così male?! La mia preferita è Bianca con mozzarella, salame piccante, gorgonzola e peperoni ….. e coca cola!

G: Grazie a te! Una pizza diversa per ogni giorno della settimana :)

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