Ciao Simone voglio iniziare quest’intervista chiedendoti subito: come va a Lugo dopo l’alluvione?
Ciao! L’alluvione è stata una bella botta sotto tutti gli aspetti, fisici e mentali… e solo dopo un po’ di tempo si “realizza” il dramma, e l’emergenza in cui molte zone riversa ancora. Non solo per noi ma sopratutto per alcune zone colpite già duramente a pochi km da noi.
Detto questo è vero anche che il nostro spirito è sempre tendente all’aggiustare le cose, ripartire da qualche parte, anche da poco. Noi nel nostro piccolo, nonostante abbiamo perso quasi 2000 dischi, e un intero piano interrato, ci siamo arrangiati e ri-organizzati. Fondamentale è stato il supporto di tanti amici e affezionati della realtà Flexi, a partire dall’associazione culturale 12 Pollici Social Club con cui abbiamo aperto anche una raccolta fondi (qui il link). E con cui abbiamo in programma alcune iniziative benefiche lungo l’estate!
Flexi, il tuo negozio di dischi dal nome che un po’ mi rimanda alla “flessibilità” e alla capacità di rialzarsi che il popolo dell’Emilia Romagna ha sempre avuto. Come è, nell’era del digitale, gestire un negozio di dischi in una piccola realtà?
Bah, il termine Flexi viene appunto dai “dischi flexi” che erano quelli flessibili, più leggeri e portabili negli anni 80’… oggi quasi scomparsi. Il negozio ha aperto nel 1984, da mio babbo (allora 24enne). Ovviamente i tempi, la scena, società, tutto… era diverso… Flexi si è affermato come riferimento qui nella Bassa Romagna come spaccio dischi per DJs, focalizzato sulla black music, funk, disco, house, soul e tutto quello che ci sta in mezzo. Poi negli anni 90’ l’eplosione dei mega-store (il CD e le grandi discoteche)… poi la crisi negli anni 2008 più o meno…e il “ritorno” del Vinile… che Flexi non ha mai abbandonato.
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Oggi, Flexi tiene botta perchè ha una solidità e una storia che pochi negozi in Italia hanno, a parità di essere in un città di 25mila abitanti tra Rimini e Bologna. Il “segreto” o il merito va principalmente a mio babbo Lorenzo, che negli anni ha solidificato una consulenza musicale, una fiducia e un esperienza per il cliente, che va “oltre” il disco in sé (che oggi si può trovare su Amazon o altri stores a prezzi Svantaggiosi per i piccoli negozi).
NB. I momenti difficili ci sono stati, me li ricordo bene… però abbiamo sempre tenuto botta. Poi negli anni io mi sono inserito per tutto quello che riguarda la parte organizzazione degli eventi e nell’etichetta Flexi Cuts e non solo, completando un offerta culturale e musicale a 360°.
Piccola menzione anche a 12 Pollici Social Club, che è l’associazione culturale nata tra le mura del negozio, devota al vinile e alla musica come veicolo culturale. Attraverso e grazie all’associazione riusciamo a promuovere eventi, partecipare a progetti, coinvolgere giovani e realtà che parlano la nostra stessa lingua… insomma una comunità musicale che si muove.
Vibin’ Places prima ed ora Basso e Batteria, i Club Soda fanno un altro passo avanti, ci parli un po’ di voi?
Club Soda è un bellissimo progetto, e non perchè ne faccio parte, ma perchè inquadra bene l’attitudine musicale che mi appartiene da un po’ di tempo a questa parte, ovvero “fare” musica senza troppi schemi e soprattutto mettendo al primo posto non il prodotto musicale in sé ma il percorso che c’è dietro. Il complimento più bello che possono farci è “si sente che vi divertite quando suonate”.
L’avventura musicale Club Soda, insieme a Filippo e Nicola è passata dal nostro primo Mini-LP Vibin’ Places (a cui siamo ancora molto legati), arrivando all’EP estivo Summer uscito nel 2021, e adesso qualche settimana fa, Basso e Batteria con la preziosa voce di Sara Loreni su Flexi Cuts.
Basso e Batteria, disco house dal sound fresco ed estivo, caratterizzato dalla voce delicata e sensuale di Sara Loreni, sia nella traccia originale che nei remix, e da un art work fresco e pazzesco di Giulia Dall’Ara. Senza dimenticare Gin Tonic che spezza un po’! Come nasce questo progetto musicale?
Il disco nasce da una take di due anni fa, eravamo ancora nel vecchio studio di registrazione (ora inagibile causa alluvione) … io avevo abbozzato due accordi sul Microkorg e una ritmica molto classica, un po’ progressive house… Poi Nic ha appoggiato le note di basso e Phil tutti i pad e i dettagli delle tastiere. E’ un pezzo che già suonavamo nei nostri live fin dall’inizio.
La scorsa estate abbiamo deciso di produrlo più “seriamente” e così abbiamo contattato Sara Loreni che si è dimostrata entusiasta di scrivere il testo e cantarlo, poi ci siamo trovati in studio da me, lo abbiamo mixato e reso il suono il più possibile “ grezzo” ma allo stesso tempo curato in alcuni particolari…. è stato un processo piuttosto veloce e istintivo… che a noi è piaciuto molto in termini anche di come ‘arriva’ all’ascoltatore.
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Abbiamo poi scelto di aggiungere anche Gin Tonic come “extra” traccia inedita… questa invece una vera e propria jam session contanto di effetti “in diretta” sul mixer e cambi di ritmica e atmosfera più legato ai nostri precedenti lavori. Il disco è stato lavorato in studio per il mastering dal mitico Francesco Brini (Spectrum Mastering Bologna).
Infine l’artwork è pazzesco, adesso che sono arrivati anche i dischi stampati (finalmente!) mi rendo conto del grande lavoro svolto da Giulia. Con lei ci siamo trovati a Faenza a Febbraio per chiudere l’idea dell’illustrazione e del mood che volevamo dare al disco anche dal punto di vista del colpo d’occhio.
Nei remix di Bottin, Alessio Collina e tuo come Relative la voce di Sara è sempre al centro della scena anche se i sound sembrerebbero essere indirizzati clubber diversi. Perché la scelta di questi artisti?
L’idea dei remix è venuta perchè appunto vogliamo che Basso e Batteria venga suonata il più possibile anche dai DJs (abbiamo già ottenuto ottimi feedbacks!) … e anche perchè ci sembrava quasi “uno spreco” non da lustro alla voce di Sara in tutte le sue qualità vocali. Sia il mio remix come Relative (bonus digital) che quello di Alessio come Hill che di Bottin come Cristalli Liquidi esplorano Basso e Batteria in tutte le declinazioni musicali possibili, offrendo un incredibile apertura sonora all’EP.
Dove possiamo trovare Basso e Batteria? Vai con un po’ di sana promozione!
Il disco è disponibile in vinile in tutti gli stores di riferimento, ma vi invitiamo ad acquistarlo direttamente da Flexi, via Bandcamp.
https://flexi-cuts.bandcamp.com/album/basso-e-batteria-ep
https://biglink.to/clubsoda
Poi lo trovate anche nel mercato digitale e streaming as usual.
Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato, ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto e ti lascio con l’ultima domanda di rito: la tua pizza preferita?
Beh, domanda più facile: Gorgonzola , radicchio e speck.
Partecipa alla conversazione!