Outer Festival: day 1. Un viaggio tra i colori del cinema e i suoni del cosmo

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
22 September 2019
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State pronti per farvi rapire dai suoni infiniti cosmici di Outer Festival!

 

 

Sabato siamo stati al Teatro Dadà per il primo giorno di Outer Festival, dove, tra colori e suoni, abbiamo immaginato di volare sopra il cosmo insieme a Billy Bogus e Gacha Bakradze.

Gran bell’inizio di festival per Outer, con due performance davvero ipnotiche e surreali. Nel Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, il primo ad esibirsi è stato Billy Bogus: l’artista ha creato uno show davvero interessante, dove il suo dj set era affiancato da un flauto traverso/sassofono (Luca Cacciatore) e da un artista visuale (Cinzia Ascari). Il progetto si chiama “Night movie” e, mentre Bogus si concentrava su un personalissimo dj set fatto di sample montanti, arie tribali in sinergia con gli strumenti, sullo schermo passava un incredibile montaggio video in live di pezzi di film, dai più autoriali “Enter the void” passando da “2001 a space odissey” fino a “Elephant” di Gus Van Sant. Un’ora di performance che è davvero volata, grazie a queste visioni intrecciate fra loro con dei loop a ritmo di musica. Veramente bello.

A seguire è salito sul palco Gacha Bakradze, a presentare in debutto assoluto in Italia il suo live. Il georgiano ha ipnotizzato tutta la sala, facendoci fare un viaggio cosmico lungo un’ora. Nello schermo visual impazziti e psichedelici, fatti di forme che si tramutavano in altre forme, a dare all’occhio quello che il suono stava montando: sonorità oniriche, mescolate a un repertorio di rumoristiche complesse e profonde, esplorative. Gacha ricorda per certi versi l’Amon Tobin di altri tempi (Isam), e le sue arie celestiali invece ci rimandano a un certo Vangelis, uno che di tecnica del suono ne sapeva abbastanza, diciamo.

Due live davvero belli, profondi, e interessanti per il panorama delle performance live nell’elettronica. Ora ci aspetta il prossimo appuntamento, sabato 28 settembre alla Chiesa Santi Filippo e Giacomo con Not Waving, Donato Dozzy e Imaginary Part.

 

Words Matteo Petroni Granata / Ph. Janine Billy

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