
Eravamo io, un sudafricano, uno svedese e un italiano che vive in Danimarca. Si è bevuto e mangiato a casa del sudafricano. Ci si raccontava e confrontava con lo svedese che ha vissuto a Berlino. Si ascoltava la musica dell’italiano che vive in Danimarca, amico della zia conosciuta a Lisbona, insieme ad un’italiana fidanzata con un inglese.
Poi tutti sul taxi che guidava l’indiano, attraversando il sud italo-francese, Brixton la jamaicana fino a Peckham l’africana. Brockwell Park.
La fila che ti aspetti e non vorresti fare. La fila che c’è sempre e che forse ci sarà ancora di più. La fila che ordinatamente e rumorosamente ti porta dentro. Sunfall. Il festival. Il concetto di festival. La stagione dei festival. I tendoni al festival. Sembra di essere al circo invece è un festival, perché tanto lo sai che l’acqua è sempre dietro l’angolo.
Ti cerchi, ti perdi e poi ti ritrovi. Tanto siamo tutti sotto lo stesso cielo, ballando la stessa musica al festival. E poi arriva anche l’amica rumena del ragazzo italiano che vive in Danimarca con un’altra ragazza che non è di Londra ma che vive a Londra.
Si balla. Sotto i tendoni da circo è un gran ballare. Si balla Jeremy Underground. Si corre da Moodymann. Si torna da Jeremy. E poi gli eclettismi di Jamie xx e la vecchia scuola di Omar S.

pic by Dan Medhurst for Sunfall Festival
Devi sceglierne pochi fra tanti. Loro tutti insieme. Come fai a sentirli tutti insieme? Noi ci sentiamo tutti insieme. Parte di un insieme. Passi per i piccoli stand. Il calore dei piccoli stand. Sono sempre i primi a chiudere i piccoli stand. Lentamente. Mentre la musica sale il sole inizia a scendere. Mentre il rosa si mescola all’azzurro. La varietà di un unico colore che illumina tutti gli stand. I colori del cielo di Londra. I colori della musica. Dentro o Fuori. Dentro i nostri cuori e fuori le nostre emozioni. Sotto lo stesso cielo. Ballando la stessa musica. Sentendosi parte della stessa comunità.
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