Andrea @ VNCBRG, Verona #18.12.015#

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
21 December 2015
Gallery, Review 4 U

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Per chi ancora non lo conoscesse, il VNCBRG (Veniceberg) è un club Veronese, ma uno di quelli VERI, che rispecchiano in pieno il signifiato intrinseco del termine, partendo dalla location arrivando agli appassionati che lo guidano. Ricerca nella tradizione come nell’avanguardia, senza mai cedere alla banalità.
Siamo fra i primi ad entrare, ma anche a club appena aperto tutta l’aura sopracitata salta subito all’occhio.

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Una stanza scura, un ambiente unico senza posti a sedere; il guardaroba si unisce al banco bar ed in fondo scrutiamo la consolle illuminata da una luce soffusa. Sul soffitto qualche led, nient’altro, anche perché non serve nient’altro.
Il potente impianto audio è subito protagonista, preciso e caldo. Il suono è bello gonfio.
Sta suonando Davide Damioli che mi fa subito capire di avere scelto la serata più giusta per fare il mio ritorno in questo club che ha subito una notevole ristrutturazione dalla mia ultima presenza, più di un anno fa.
Il suono che troviamo è techno, ma i bpm sono bassi, i ritmi tavolta sono sconnessi, le melodie che accompagnano le lunghe pause sono profonde e armoniose, ammetto è la musica che preferisco, e non riesco a non sorridere e a scambiarmi segnali di intesa con i miei amici.

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Pian piano il locale si riempie ed i ritmi si alzano, ma per fortuna non i bpm.
Alle 2 è il momento di Andrea, il motivo per cui siamo venuti. Il giovane torinese stampa i dischi su Ilian Tape, l’etichetta dei fratelli Zenker, e si sente fin da subito. Non c’è uno stacco netto dal set di Davide, che a mio avviso ha preparato alla perfezione il suo warm-up in funzione dello stile di Andrea, che si collega in modo naturale e per due ore ci tiene incollati al dancefloor, con sali e scendi di techno vera, tedesca, scura rimpinzata di beats break; un marchio di fabbrica ben riconoscibile che caratterizza tutti gli artisti dell’etichetta di Monaco di Baviera.
Il tempo sembra essere volato, alle 4 è il turno di Luva Padovani, che cambia decisamente stile e ritmo con la sua tech house, allegra e veloce, suoni a cui i clienti Vncbrg sono più abituati, noi un po’ meno, ma che ci accompagnano fino all’ora di colazione, stanchi, ma contentissimi.

WORDS BY ALEX NILMAR.

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