L’ultimo appuntamento dell’Acieloaperto Festival con Manu Chao

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
16 September 2021
Festival, Gallery
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Sul grido “CANTA CON ME CESENA” l’ultimo appuntamento dell’Acieloaperto Festival con Manu Chao

Siamo all’ultima data di Acieloaperto Festival alla Rocca di Cesena, protagonista indiscusso: Manu Chao con il suo tour acustico El Chapulin solo. Giusto un piccolo reminder in caso vi foste persi: all’anagrafe José Manuel Arturo Tomás Chao Ortega, figlio di immigrati spagnoli costretti a rifugiarsi in Francia durante la dittatura di Francisco Franco. Manu nasce a Parigi il 21 giugno 1961. Raggiunge il successo internazionale con l’album “Clandestino” nel 1998.

Manu Chao è uno di quegli artisti a cui è difficile attribuire un genere, la sua musica racchiude dentro di sé diverse influenze dal reggea al punk, dal folk al latinoamericano, dallo ska al rock. Anche i testi toccano diverse lingue, fra cui lo spagnolo, il francese, il portoghese, l’inglese e l’italiano, spesso utilizzate in simultanea all’interno dello stesso brano, per far sentire tutti a casa. I suoi testi trattano soprattutto di amore, amicizia, immigrazione e vita di strada. Il risultato è un musica consolatoria, rilassante, capace di trasportarti in America Centrale in uno di quei viaggi, a lui tanto cari, in cui si vive come nomadi.

Manu Chao entra in scena accompagnato dal chitarrista argentino Luciano Falico e dal percussionista uruguaiano Mauro Mancebo. Fin dai primi pezzi l’atmosfera è calda e il pubblico di Cesena fatica a starsene seduto. Sventolano bandiere del “ Movimiento 26 de julio “ e una folla sempre più numerosa si stanzia dietro la consolle a centro platea.

(continua sotto)

“Cesena canta con me!” continua a ripeterci Manu mentre intona i suoi pezzi più famosi come “Bienvenida a Tijuana“, “Bongo Bong“, “Clandestino”, “Me gustas Tu“ ,“Como que no“, “Mala vida”, “Me llaman Calle“ , “ Desaparecido “ e tanti altri. Non manca la dedica a Maradona con “La Vida Tombola” ed è proprio qui che l’artista manifesta tutto il suo disprezzo verso i mondiali in Qatar e il business sul mondo dello sport finendo con il dire “ Viva il calcio dei quartieri!”. 

Durante la seconda metà del concerto il pubblico è tutto in piedi, sotto palco si radunano cori, bandiere e un’energia travolgente , a questo punto Manu rincalza “Balla con me Cesena!”. Tra bicchieri che volano via, pogo,balli sfrenati (e odori che ci mancava sentire) ci rendiamo conto della storia che questo artista porta con se sul palco, ogni volta da ormai 40 anni. Il concerto finisce dopo una serie infinita di bis fra gli applausi e le grida del pubblico.

“Felicità a momenti e futuro incerto” ci saluta così, impossibile contraddirlo, non resta che ringraziare questo grande artista per averci fatto ballare, divertire, entusiasmare e portarci a casa questo momento felice. 

Grazie Manu Chao! 

 

Testo di Matteo Polisca / Foto di Elsa Flatform 

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