Dal 16 al 18 Marzo 2018 si è tenuto a Reykjavik, capitale islandese la 6th edizione di Sònar Festival.
Metti insieme quest’isola meravigliosa e il principe dei festival di musica elettronica e non, ed il risultato sarà sbalorditivo.
Atterriamo proprio Venerdì 16 Marzo all’aeroporto di Keflavic, attendiamo i bagagli e voliamo sulla navetta che ci porterà a Reykjavik; durante il tragitto scorriamo i nomi in cartellone e prepariamo il planning da seguire in questo lungo weekend.
La location che ospiterà il festival è l’HARPA, una sala concerti/centro congressi tra le più uniche d’Europa. La struttura nasce dalla collaborazione tra Henning Larsen Architects, con Batterid Architects e Olafur Eliasson, un artista visuale danese-islandese famoso per le sue sculture e installazioni ispirate agli elementi della natura.
L’interno dell’Harpa sarà per l’occasione suddiviso in 4 sale: SonarComplex (Red Bull Music Academy), SonarLab (Resident Advisor), Sonar Hall e SonarClub.
Il nostro menù comprenderà gli acts di:
- Underworld
- Ben Frost
- Bjarki
- Jasss
- Gus Gus
- Kiasmos
- Kode9 x Kōji Morimoto AV
- Lena Willikens
- Null + Void
- Lindstrøm
- Lorenzo Senni
VENERDÌ
Mangiamo un ottimo panino salmone+gamberetti, ci gustiamo una birra e ci dirigiamo verso l’inizio di questa edizione di Sònar Reykjavik.
Sono le 21.00 e andiamo a prendere posto al SonarHall per assistere alla performance di Null+Void.
Null+Void è il solo project di Kurt Uenala, svizzero di origine ma nato nella grande mela, New York. Kurt durante la sua attività di produttore ha collaborato con Moby, The Kills e risulta essere uno dei produttori dei Depeche Mode. Le sue sonorità sono influenzate dalla new wave, dalla retro sci-fi e dall’elettronica sperimentale.
Il suo live è composto da synth analogici, keyboards e effettistica varia. Il suo live della durata complessiva di 40 minuti “vola” nel proprio senso della parola: ritmiche mai scontate, bassi profondi, noise e arpeggi sono gli ingredienti base di Kurt.
Cambiamo sala e ci catapultiamo al SonarClub dove ad attenderci troviamo in esclusiva “album release show”: GusGus.
Con oltre un ventennio di attività alle spalle la proposta musicale di questo progetto accarezza la techno, il trip-hop, l’house, la trance e il pop; ed è proprio questo mashup di genere che ha caratterizzato le performance e le produzioni di GusGus.
Oggi il progetto è formato dai due membri fondatori: Biggi Veira e Danìel Ágúst.
La voce di mr Veira unita al sound di mr Ágúst sono in grado di creare un suono unico e potente ed è proprio per questo che la sala del SonarClub è gremita e appena questi eclettici personaggi compaiono sul palco sentiamo partire un boato dal dancefloor. 1h serrata di live intervallato da momenti emozionali e da momenti molto più “dancefloor oriented” che infiammano il pubblico.
Poco prima della fine del live di GusGus corriamo a prendere posto nella sala del SonarComplex dove di li a poco si sarebbe dovuta esibire JASSS.
JASSS, spagnola con un forte carattere IDM, dub, EBM e industrial fece il suo esordio nel 2015 come dj per poi rinchiudersi in studio per qualche anno per poi tornare alla ribalta con un paio di 12” sulle labels Anunnaki Cartel e Mannequin Records. Il suo primo album “Weightless” è stato rilasciato nel 2017 sulla label iDEAL Recordings. Il suo live set della durata di 40 minuti è stata una esperienza potente, scura e distorta che difficilmente riusciremo a dimenticare.
Giusto il tempo di una birra e torniamo a posizionarci all’interno del SonarComplex per assistere allo show di Kode9.
Per questa occasione il boss di Hyperdub ha preparato un live set ispirato ai video game giapponesi accompagnato dai visual del leggendario animatore Kōji Morimoto.
Kōji Miramoto è l’”animatore” che ha lavorato, solo per citarne un paio, a film come “Magnetic Rose” e “Dimension Bomb”: il suo stile cyberpunk e i suoi paesaggi incredibili si legano alla perfezione all’”inclassificabile” proposta di Steve Goodman aka Kode9.
Davvero difficile provare a descrivere un act di questo tipo, consigliamo do assistere a 40 minuti di performance per perdersi nelle visioni A/V di questi due giganteschi artisti.
Usciamo dalle visioni musicali di Kode9 e andiamo al SonarHall per immergerci nel mondo più easy dei Kiasmos.
Arriviamo che il loro dj set è giù iniziato da una ventina di minuti e il crowd è davvero preso bene ed esplode ad ogni ripartenza.
Arpeggi melodici che si uniscono a groove deep creano il flow perfetto che ci accompagna fino alla chiusura di questa prima notte del Sònar di Reykjavik.
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