Shame w/ Speedy J @ Pika || 5 Gennaio 2015

janine
Tempo di lettura: 2' min
8 January 2015
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Ogni epoca ha la sua storia, le sue peculiarità, le sue caratteristiche storiche, stilistiche e musicali.
La nostra epoca è veloce, tutto cambia talmente tanto in fretta che non abbiamo linee guida per poter definirla in un modo univoco; tutti i settori ne risentono, anche quello del clubbing underground.
Lunedì 5 Gennaio eravamo ospiti di Shame Clubbing, staff veronese punto di riferimento per la sua linea musicale chiara e ferma che per la seconda stagione di fila si contraddistingue e fa parlare di se: TECHNO è la parola chiave, la linea guida.
Una volta entrati al Pika, contenitore della serata, c’è sembrato di entrare in uno stargate.
Non abbiamo potuto non notare l’atmosfera assolutamente anacronistica che girava in pista, non erano più gli anni ’90, ne gli anni del 2000 ma noi eravamo entrati ad un rave.
La musica era dritta, cupa, intensa, martellante e maledettamente cattiva; la consolle alta, le casse a piramide, tanti pantaloni larghi, felpe e sguardo fisso non verso il dj, ma verso il muro di casse, verso il totem, verso l’unica divinità di questa notte : la musica.
Descritto così ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio rave, ma non siamo in un capannone abbandonato e non siamo nel 2000, siamo a Verona, al Pika Club, nel 2015 e di strada la musica Techno ne ha fatta tanta.
La Techno si è semplicemente un pò ripulita, ha sfiorato un pò il mainstream, senza però esserne inghiottita (anche perchè probabilmente non potrà MAI esserne inghiottita), ha lasciato che le anime più snob si sporcassero un pò con lei, che anche quelle esteticamente meno idonee sentissero l’esigenza di andare a tempo con lei ed in controtempo con tutto quello con il quale erano andati fino ad allora.
E così ci siamo fatti sporcare un pò anche noi, abbiamo lasciato che gli occhi non fossero più potenti delle orecchie, che il cervello non guidasse le emozioni. Abbiamo lasciato scorrere tutto come doveva, lento e morbido su musica spedita e ruvida.
E c’è piaciuto.
Una volta trovata la giusta chiave di lettura guardiamo in consolle e notiamo che affianco ad Osvil D (Shame Clubbing) è arrivato l’olandese che mezza Verona aspettava: Speedy J.
Ovviamente la pista va in delirio, tutti pronti per questa maratona dichiarata, 4 ore di techno olandese suonata da uno dei più famosi dj del momento con uno degli impianti più invidiati e conosciuti del globo (funktion one). Innegabile che per molti versi aver partecipato a questo evento è stato molto emozionante.
Dall’1 alle 5 in compagnia di Speedy J, il tempo è volato e lo staff Shame è stato con noi super accogliente, divertente e professionale. Non è stato facile incastrare questa “polpettata” ma ne siamo soddisfatti e fieri, speriamo di poterla ripetere a breve.

words & pics by Janine Billy

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