venerdì 09.10.015
Eccoci al terzo round in prima serata di questo roBOt08.
Arriviamo intorno alle 20.00 , il tempo di una birra e alle 20.30 ci accingiamo ad ascoltare la performance di Capibara nella Sala degli Atti. Il live dell’artista nostrano dura poco meno di un’ora e, sinceramente, è davvero difficile da definire: tocca svariati generi musicali partendo dall’hip hop passando per il breakbeat tenendo sempre lo sguardo rivolto al funk.
A questo punto della serata il team polpetta si divide, metà resterà nella sala degli atti ad assistere i live di Godblesscomputer e popolus e l’altra metà andrà a sentire Powel e Koreless.
Continuiamo con le performance degli artisti nostrani:
Godblesscomputer, ragazzo italianissimo cresciuto artisticamente tra le file del gruppo rap Il Lato Oscuro della Costa per poi plasmarsi elettronicamente a Berlino. Il suo live è stato impressionante: bassi profondissimi e scanditi da ritmiche lente, accompagnate da atmosfere spaziali e da un trasporto da parte del dj stesso che conferiva quel tocco di emozione a tutta la performance. Decisamente il migliore della giornata, confermando la linea tracciata a Nylon a Vercelli di cui vi abbiamo parlato un mese fa. Occhio a questo ragazzo.
La carica di Godblesscomputer è stata poi ripresa da Popolous subito dopo, anche lui italiano con un background importante: ha collaborato alla realizzazione di vari jingle televisivi e di colonne sonore cinematografiche, ma anche sound designer per eventi di moda e musei. Potremmo riassumere la sua esibizione con la parola energia: la musica incalzante e particolarmente “danceable” ha trasformato la sala in un’arena con balli furiosi, probabilmente non troppo incline alla situazione di Palazzo Re Enzo decisamente più contenuta, eppure divertente e molto apprezzata.
Ora passiamo alle performance degli artisti made in UK:
alle 21.20 circa nel salone del podestà inizia lo show di Powell. Il ragazzone inglese ci lascia davvero “storditi”, la sua techno è sperimentale, è cattiva e arrogante: cambi ritmitici taglienti, sonorità raw e accelerazioni improvvise fanno letteralmente volare il tempo. Davvero un’ottima performance.
Ci rinfocilliamo con un vodka tonic ed è arriva subito il momento di ascoltare un altro artista UK, Koreless. La cattiveria diminuisce ma aumenta l’intensità emotiva e melodica, il live di Koreless è un viaggio che ti trasporta in un sogno fatto di tempi imprevedibili e di suoni onirici che ogni tanto ti cullano e ogni tanto ti riportano alla realtà in quanto diventano di una ossessività disarmante che non ti lascia tregua. Ottima performance, sicuramente da rivedere.
“Finita la performance usciamo dalla sala del podestà per assistere, sulla facciata di Palazzo Re Enzo, ai visual del collettivo Delta process.”
Ma non c’era più tempo, era il momento di volare al primo night event della rassegna, a Bologna Fiere. Il menu era composto da artisti altisonantissimi: Squarepusher, Jackmaster b2b Ben Ufo, Nina Kraviz e tanti altri. Peccato per Levon Vincent, schedulato e bloccato all’ultimo momento da un dolore alla schiena che non gli ha permesso di esibirsi a roBOt. Peccato.
WORDS BY LUCA VITALE & JOE ALPACA
PICS BY JANINE BILLY
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