Quasi a farlo apposta dopo un paio di giorni di brutto tempo Domenica è tornato a splendere il sole.
Dopo l’estate scorsa passata a trascorrere le domeniche in compagnia dei clubbers di mezzo nord Italia uniti sotto il tendone del Qloom In da Wood, quest’anno si cambia location ma il mood è sempre lo stesso.
Laghetto, chiringuito, gazebi in legno e consolle, what else? L’anno scorso la location era molto carina, ma era più la festa che ci si svolgeva che la donava magia; quest’anno è tutta un’altra storia. Gli spazi si sono raddoppiati e proprio a livello di location non le manca niente, davvero un bel open air. Ok, il colore del laghetto adiacente non è dei più invitanti, ma non è mica un pool party. In compenso ci sono i ventilatori sul dancefloor, che vi assicuro che per la quantità di persone che vi si è riversata domenica son stati davvero fondamentali.
Bando alla ciance. Noi arriviamo per le quattro e mezza, il tempo di due chiacchierini ed è già l’ora di un mojitino fresco sui divanoni all’ombra accanto alla consolle. A scaldare la pista c’è Mok Lauren che in mezz’ora richiama sul dancefloor un numero davvero inverosimile di adepeti già sull’attenti nonostante fosse solo l’ora della merenda.
Per l’aperitivo sale in consolle Mr. Matteo_WNB che come un treno in corsa tira giù tutte le (false) buone speranze di chi aveva deciso di non scatenarsi troppo questa domenica. Ma la sua techno è così coinvolgente che il dancefloor si stipa definitivamente fino a far strabordare ballerini anche al di fuori di esso. Alle 21 ormai la festa è definitivamente scoppiata in ogni angolo dell’intero “In Da Wood” e non può che alzare il tiro l’arrivo di Ilario Alicante.
Il dancefloor impazzisce, sicuramente in molti si sono recati questa domenica a Mantova per il party, ma in altrettanti si sono recati lì per Ilario.
Coriandoli, abbracci e sorrisi si sono riversati sulla pista per tre ore non stop. Nessuno ha dato segno di cedimento e fino a mezzanotte la festa non ha perso un secondo di vita.
Qloom In Da Wood is Back. 
Stay Tuned.

WORDS & PICS BY JANINE BILLY