Phil Weeks @ Qloom [closing party] || 18 Aprile 2015

janine
Tempo di lettura: 2' min
20 April 2015
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E così è Aprile, e così siamo arrivati all’ultima serata, e così siamo arrivati alla fine di una stagione.
Sabato 18 Aprile in quel di Mantova si è tenuto il party conclusivo del Qloom.
Tutte e due le sale erano aperte : in mainroom l’ospite di questo closing party era il francese tutto matto Phil Weeks. In warhole l’uomo che ha tenuto banco all night long è stato Matteo_WNB, art director del Qloom, uno degli uomini che ha tirato le fila di questa stagione come un sapiente burattinaio.
Pensavo fosse leggermente strana, quasi azzardata la scelta di Phil Weeks come ospite principale del closing party; ma questo l’ho pensato erroneamente e superficialmente in quanto non conoscevo l’artista di cui stavo parlando.
Phil Weeks arriva in consolle alle due meno un quarto:  jeans morbidi, sneakers comode, giubbetto di jeans pieno di toppe colorate e cappellino all’indietro. Da lontano gli davo non più di 15 anni, invece voci di corridoio gliene danno almeno 40, ma nessuno sa la verità.
Il francese si mette ai dischi dopo il set d’apertura funkeggiante e divertente di Mr. Tommy DeWax e Mr. Mirko Neri.
Monsieur Weeks attacca con una track da capogiro, giusto per mettere subito in chiaro le cose, giusto per mettere subito in chiaro che non sarà facile per nessuno staccarsi da sotto cassa.
Ma non è solo la musica di Phil che colpisce, è anche il suo atteggiamento in consolle: carichissimo, sorride tanto e si muove in continuazione; la testa la parte che più segue i suoi beat roteando e muovendosi all’impazzata. Solo guardandolo non è facile star fermi, ascoltandolo poi diventava impossibile.
Funky era sicuramente la linea guida, influenze hip hop e ogni tanto della cassa dritta a rinfrancar lo spirito, questi gli ingredienti perfetti mixati da Monsieur Weeks. Al di là della qualità musicale, della azzeccata scelta delle tracks suonate, un’altra cosa mi ha stupito di Phil l’atra notte: la pulizia dei cambi. Praticamente non si sentivano, è sembrato un unico set, lungo una notte.
Questo ciò che è accaduto in mainroom.
Ciò che invece è accaduto in warhole è cosa più scura, più dura e più sudata.
Matteo_WNB ha come sempre la capacità di richiamare a se un numero consistente di clubbers e di tenerli attaccati alle casse per ore intere; così è stato anche sabato notte. Dalla prima all’ultima track la sua piccola sala è stata murata di gente che non ha smesso un secondo di ballare. Questa volta ha iniziato un po’ più leggero del solito ma quando stavo lasciando il locale la sua track di punta, “Transition six”,  stava risuonando come ogni volta, come se fosse un inno, l’inno del Qloom e del suo capitano.
Una serata piena di emozioni. Con il cuore pieno di esse e di buona musica salutiamo il Qloom.
È solo un arrivederci però, il 24 Aprile ci sarà il Paladarq ed il 1 Maggio ricomincerà l’avventura estiva del Qloom in Da Wood. Insomma questo Qloom non ci lascia MAI soli!

WORDS  & PICS BY JANINE BILLY

 

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