Luminodisco – Understory

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
20 April 2015
Review 4 U

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Noi lo conosciamo come Luminodisco, ma il suo vero nome è Federico Costantini.
Producer pugliese di base a Roma. Il suo percorso nasce a 14 anni, quando prende parte come chitarrista in varie band della scena leccese. Ma è nel 2004 che comincia a sperimentare con sintetizzatori e drum machines e dopo tanto lavoro diventa dj resident del gruppo Execute e suona nei principali club della città di Roma; Lanificio 159, Brancaleone, Rialto, Akab, Room 26, dove ha la possibilità di dividere la consolle con Congorock, Nicolas Jaar, Prins Thomas, Marco Passarani e tanti altri.

Nel 2010 pubblica il primo EP “Boommachine” su DWDK, seguito da “Questo Amore Splendido”, “Balerama” e “Puralana”, arrivando a “Too Night” sull’etichetta inglese The House of Disco.
La sua musica é un misto di disco, soul e house, contaminata da sonoritá e ritmi funky.

“Understory” è il titolo del suo nuovo LP in uscita per la “HELL YEAH” e contiene 9 tracce;

A1 Understory

A2 La Mission

B1 The Pirates

B2 Welcome

B3 Equipe

C1 Da Simonetti

C2 Zenigata

C3 Lavori Forzati

D1 Oh Mary

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Understory“, la prima tack, prende il titolo direttamente dall’LP; parte in modo delicato per sfociare poi in un vortice di suoni e possiamo definirla un vero e proprio richiamo alla giungla e al suo amibiente.

La Mission” la prima volta che l’ho ascoltata mi ha ricordato la disco music degli anni ’80. Questa track è accompagnata da un vocal più soft inizialmente e da uno deciso e mirato nella fase finale.

The Pirates” è la tipica canzone da ballare, è molto vicave ed in certi momenti ricorda Finder di Ninetoes.

Passiamo ora a “Welcome” che rilassa qualsiasi tipo di mente, anche la più contorta con accordi celestiali che introducono all’ascolto di “Equipe“, una delle track di maggior impatto e carica; composta da suoni più inusuali e ricercati. A mio modesto parere uno dei punti di forza di questo LP.

Da Simonetti” mette il luce la peculiarità di Luminodisco nello scelgliere fonti sonore e texture diverse da tutti gli altri.

Zenigata” è anche lei un palese richiamo alla Disco ed è perfetta per il dancefloor, tutti i suoni sono scintillanti e ben miscelati tra loro. “Lavori Forzati” è più cupa e la parola che penso la descriva meglio è : DENSITA’.

In chiusura troviamo “Oh Mary” molto caraibica ideale per l’arrivo dell’estate.

Questo album è dotato di molti assi nella manica, presenta qualcosa di insolito e atipico, tutti i brani che lo compongono sono ben studiati e riprodotti. E’ un album che mette allegria quindi penso sia perfetto per la stagione a cui ci stiamo avvicinando.

Come sempre noi proviamo a darvi il nostro punto di vista e il nostro modo di percepire la musica e le note di ogni singolo brano. Ora sta a voi, speriamo vi piaccia , quindi rimanete sul pezzo e non perdetevi “Understory”.

WORDS BY ALESSIA VERRI

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