Noi lo conosciamo come Luminodisco, ma il suo vero nome è Federico Costantini.
Producer pugliese di base a Roma. Il suo percorso nasce a 14 anni, quando prende parte come chitarrista in varie band della scena leccese. Ma è nel 2004 che comincia a sperimentare con sintetizzatori e drum machines e dopo tanto lavoro diventa dj resident del gruppo Execute e suona nei principali club della città di Roma; Lanificio 159, Brancaleone, Rialto, Akab, Room 26, dove ha la possibilità di dividere la consolle con Congorock, Nicolas Jaar, Prins Thomas, Marco Passarani e tanti altri.
Nel 2010 pubblica il primo EP “Boommachine” su DWDK, seguito da “Questo Amore Splendido”, “Balerama” e “Puralana”, arrivando a “Too Night” sull’etichetta inglese The House of Disco.
La sua musica é un misto di disco, soul e house, contaminata da sonoritá e ritmi funky.
“Understory” è il titolo del suo nuovo LP in uscita per la “HELL YEAH” e contiene 9 tracce;
A1 Understory
A2 La Mission
B1 The Pirates
B2 Welcome
B3 Equipe
C1 Da Simonetti
C2 Zenigata
C3 Lavori Forzati
D1 Oh Mary
“Understory“, la prima tack, prende il titolo direttamente dall’LP; parte in modo delicato per sfociare poi in un vortice di suoni e possiamo definirla un vero e proprio richiamo alla giungla e al suo amibiente.
“La Mission” la prima volta che l’ho ascoltata mi ha ricordato la disco music degli anni ’80. Questa track è accompagnata da un vocal più soft inizialmente e da uno deciso e mirato nella fase finale.
“The Pirates” è la tipica canzone da ballare, è molto vicave ed in certi momenti ricorda Finder di Ninetoes.
Passiamo ora a “Welcome” che rilassa qualsiasi tipo di mente, anche la più contorta con accordi celestiali che introducono all’ascolto di “Equipe“, una delle track di maggior impatto e carica; composta da suoni più inusuali e ricercati. A mio modesto parere uno dei punti di forza di questo LP.
“Da Simonetti” mette il luce la peculiarità di Luminodisco nello scelgliere fonti sonore e texture diverse da tutti gli altri.
“Zenigata” è anche lei un palese richiamo alla Disco ed è perfetta per il dancefloor, tutti i suoni sono scintillanti e ben miscelati tra loro. “Lavori Forzati” è più cupa e la parola che penso la descriva meglio è : DENSITA’.
In chiusura troviamo “Oh Mary” molto caraibica ideale per l’arrivo dell’estate.
Questo album è dotato di molti assi nella manica, presenta qualcosa di insolito e atipico, tutti i brani che lo compongono sono ben studiati e riprodotti. E’ un album che mette allegria quindi penso sia perfetto per la stagione a cui ci stiamo avvicinando.
Come sempre noi proviamo a darvi il nostro punto di vista e il nostro modo di percepire la musica e le note di ogni singolo brano. Ora sta a voi, speriamo vi piaccia , quindi rimanete sul pezzo e non perdetevi “Understory”.
WORDS BY ALESSIA VERRI
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