Il Giovedì di Vith|| Je suis Paris: amour pour le club

luca-vitale
Tempo di lettura: 3' min
11 June 2015
In primo piano, Review 4 U

JE SUIS PARIS: AMOUR POUR LE CLUB

Avevo 18 anni quando prenotai il primo volo per Parigi, con l’idea classica di associazione della città dell’amore a una vacanza in stile fidanzatini di Peynet: passeggiate romantiche, baci rubati sotto l’ombra della magica Tour Eiffel e serenate notturne alquanto stucchevoli. Eppure l’impatto fu totalmente diverso.

Passeggiando per gli Champs Elysees era inevitabile non posare l’occhio sulla innumerevole quantità di locandine colorate che pubblicizzavano le serate parigine, da Antigone a Zadig, dagli Apollonia a D’Julz, passando per Phil Weeks e un main event con Laurent Garnier. L’idea della città così amorevole e romantica che viveva solo di “Moulin Rouge” fu così soppiantata dalla conferma che ebbi negli anni a venire: una nightlife incredibilmente viva, elegante e di tutto punto, che si sposa perfettamente nel contesto magico che offre la capitale francese. La presenza femminile altissima in ogni locale che ho frequentato è il segnale di tanta qualità musicale e di un concept di serata fortemente improntato all’istruzione del cliente al divertimento con la D maiuscola; ciò non passa esclusivamente dalla proposta di nomi altisonanti in consolle ma con la ricerca di raffinatezza nel dettaglio del club stesso, nella presentazione degli ambienti così precisa e attraverso dei soundsystems propriamente scelti per la dimensione e la struttura del locale.

Uno in particolare è davvero strepitoso: XIII arrondissement, Quai de la Rapee, in asse con la piazza incantata della Bastiglia sorge un vero e proprio vascello attraccato a una sponda della Senna. No, non è la barca dei tour per turisti, bensì un vero e proprio club: Concrete, in assoluto il mio preferito.

CONCRETE

Questo magnifico locale si divide in due zone, una superiore all’aperto e una interna sottostante. I parties proposti sono il venerdi, dalle 20 alle 07 (con ingresso gratuito fino alle 22) e la domenica mattina dalle 08 alle 02 di lunedi, nel quale durante la stagione estiva nelle ore diurne il party viene spostato sul ponte della struttura all’aperto.

La proposta musicale è un panorama completo della musica elettronica mondiale, senza distinzioni di genere, dalla techno più aggressiva alla house più ricercata, eppure c’è un comune denominatore che le lega: la pista è costantemente bollente, sempre molto carica e altrettanto esigente, ed è uno dei pochi posti al mondo in cui ho respirato l’aria di grande festa. Guardate qui.

Un’altra perla di Paris è il Rex Club, storico locale del centro che sorge sulla centralissima Boulevard Poissonière, la enorme strada che conduce a Place de la Republique e ha rappresentato per 20 anni il simbolo della musica elettronica di tutta la Francia. La panoramica di nomi passati per di lì è da brividi: Daft Punk, James Holden, i mitici Justice, Kerri Chandler, Black Coffee, e tanti, tantissimi altri. I 70 punti di diffusione da cui proviene il suono, il soffitto molto basso e la ampia pista propaga rende il suono all’interno pulitissimo, senza alcun tipo di distorsione o eco. Queste caratteristiche rendono l’impianto audio del Rex uno dei migliori che abbia mai sentito nella mia breve e discreta esperienza di clubber.

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Zig Zag, Katapult, Le Pigallion, Showcase… I locali di Parigi sono pressoché infiniti e tutti di qualità. A dir poco impressionante. Ho contato circa 17-18 club nei quali si esibiscono dj internazionali, per non parlare dei grandi spazi utlizzati per le one nights come il mitico Pavillon de Armenonville, un teatro immerso nella natura che si presta a scenario perfetto per le grandi notti Cocoon ed eventi di grande richiamo mondiale.

La capitale pullula non sono di clubs, ma anche di festivals di più giorni soprattutto durante la stagione estiva nei quali i grandi parchi e i grandi monumenti parigini si trasformano in vere e proprie arene da ballo. Il Weather Festival è il primo e più famoso festival della città, tanto famoso da polverizzare migliaia di tickets in pochissimi minuti in ogni sua edizione, o il Peacock Society, evento incredibile al Parc Floral che offre ogni anno la miglior musica house e techno, Nina Kraviz, Kyle Hall, Margaret Dygas e il padrone di casa Laurent Garnier per citarne alcuni.

Insomma, quando partirete per Parigi con il vostro partner, oltre a macchina fotografica e qualche salume per preparare le vostre baguettes, non dimenticate un paio di scarpette comode per onorare al meglio la magica e travolgente vita notturna di Parigi.

[la prossima settimana Il Giovedi di Vith va in vacanza causa Sonar, il prossimo appuntamento sarà tra due settimane.]

WORDS BY LUCA VITALE

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