La tiepida estate Olandese sarà bollente dal punto di vista ballerino. Siamo totalmente in tilt da quando la lineup di Dekmantel è stata rilasciata. Passano le settimane ma il piacere nel leggerla, rileggerla e straleggerla è inalterato e l’entusiasmo è incontenibile. Se vi siete persi le ultime puntate, andate a vedere di che festival stiamo parlando.
Bello eh? Tra gli altisonanti nomi di forte richiamo, Dekmantel si discosta dagli altri festival per essere equilibratamente alternativo ed innovativo. Solitamente schivo a piedi pari gli eventi troppo “schierati” o quantomeno portanti di un ideale troppo decentrato ma quando si leggono certi nomi è difficile rimanere fermi senza fare carte false per esserci. Uno di questi è Theo Parrish, leggenda titanica del panorama musicale non solo elettronico, ma anche mondiale, che si esibirà a Dekmantel Festival nel day 1, venerdì 5.
Theo Parrish non è paragonabile a nessun altro artista al mondo. Siamo davanti ad un vero e proprio pioniere, esploratore e ricercatore della musica e totalmente slegato da fantomatici partiti appartenenti a un genere musicale piuttosto che a un altro.
Nato a Washington e cresciuto a Chicago, Theo mostra questa sua poliedricità sin dai primi anni 80 quando inizia la sua carriera costellata di successi e riconoscimenti anche da importanti università americane.
La sua attitudine a non omologarsi con un particolare movimento musicale ha mantenuto attivo Theo Parrish su diversi fronti, dalla black music (soul, jazz, hip hop, r’n’b) fusa con note più moderne house e loop ipnotici. Un approccio anticonvenzionale che tutt’ora è tangibile nei suoi dj set ed esibizioni live.
Artisti di questo calibro però sono spesso sottostimati, o mai del tutto compresi. Ignoranza ? Non credo. La poca voglia di introspezione nella musica è il problema, la mancanza di ricerca e la tendenza sociale a sentirsi parte di movimenti più “trendy” e di massa che poco hanno a che fare con la cultura musicale piuttosto che ascoltare le proprie sensazioni quando si ascolta una traccia.
Theo Parrish se ne strafrega di quanto appena detto. Dalla sua carriera tortuosa e senza punti di riferimento ne ha colto una esperienza immane, un viaggio tra la musica impagabile e che espone magistralmente attraverso le sue esibizioni, il racconto di una vita mediante le note che basta semplicemente ascoltare per carpirne le sue vibrazioni e sensazioni più profonde.
Eppure Theo non è mai stato sulla cresta dell’ onda, mai conclamato dal pubblico di massa fino a elevarlo su troni immaginari come spesso succede al giorno d’oggi, ma 30 anni di attività a questi livelli sono la prova di come ancora la musica la abbia vinta sull’industria costruita sul clubbing. Ma quando quest’ultima predomina e conduce la musica secondo le esigenze delle regole del clubbing si perde la magia. Perciò teniamoci stretti queste icone e supportiamole, sono l’essenza di ciò per cui viviamo.
Theo Parrish si esibirà a Dekmantel in un b2b di 5 ore con Marcellus Pittman, un’altra leggenda americana con cui assieme a Moodymann e Rick Wilhite formano i 3 Chairs, complesso live da brividi considerate le carriere singole dei componenti appena citati. E chissà se suoneranno disco, vecchie perle chicago house o lente e viaggiose note jazz… Il bello dell’ inaspettato, qualcosa che ci manca nella nostra cultura.
Ci vediamo in pista!
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