Dekmantel Festival 2016.

luca-vitale
Tempo di lettura: 3' min
25 February 2016
Il Giovedì di Vith

Alla vigilia dell’ennesima trasferta nella terra dei Tulipani di cui vi racconterò giovedì prossimo, è stato annunciato un festival ormai cardine dell’estate da qualche anno. Un festival che ha sempre accarezzato le mie voglie senza mai catturarle del tutto, eppure quest’anno il richiamo è stato a dir poco irresistibile. DEKMANTEL.

Negli anni la saga dei festival di Amsterdam si è arricchita di eventi molto più tecnici e dedicati a un settore della musica leggermente più sperimentale rispetto ai pesi massimi come Awakenings, totalmente dediti all’oscurità technomane e mai davvero coraggiosi di provare qualcosa di nuovo.

DGTL prima e Dekmantel poi hanno rivoluzionato lo standard degli eventi olandesi, ponendo l’asticella della qualità ad un livello talmente alto da consacrare la capitale olandese la “festival-city” più ambita d’Europa. Vuoi per la libertà, vuoi per le locations sempre sbalorditive, ma “Amsterdam e balletti” sono un binomio oramai imprescindibile.

In particolare, dal  4 al 7 di Agosto Dekmantel si prepone di essere un evento “meticoloso” in ogni aspetto. Cito testualmente dalla loro home page:  “One who is consumed with details and perfection is called meticulous. Dekmantel Festival 2016 is about fine-tuning small, yet imminent details, careful and precise. This year’s line-up will be diverse and focused on the best contemporary, experimental and timeless underground electronic music out there. We’re upping the mixture, but keeping the quality.”

E guardando la lineup non possiamo far altro che constatare che quanto riportato sia assolutamente reale. Più che una lista di nomi sembra una dichiarazione di guerra in grande stile. Incredibile.

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Un concentrato di artisti di ogni tempo, di ogni natura ed estirpazione musicale, tangendo ogni angolo della Musica contemporanea e del passato in ogni sua forma. Sarebbe riduttivo addentrarsi nel commentare ulteriormente una tale lista di artisti così completa.

E’ come un master universitario, qui si va a scuola. Quella vera. Dove non c’è bisogno d’altro che aprire le orecchie e lasciarsi trasportare da veri e propri professori di Musica.

La rassegna è particolarmente articolata: si parte il 4 agosto con una serie di eventi di apertura in sequenza. La incredibile peculiarità di questi è che le 3 locations nel quale sono suddivisi gli “opening shows”  si affacciano sul canale nord di Amsterdam e saranno collegati da un battello totalmente gratuito. Da segnalare la rarissima performance di Shackleton live che sarà all’Eye mentre lo show maestro sarà l’intramontabile James Holden che si esibirà in uno dei luoghi che amo di più di Amsterdam: il Muziekgebouw aan ‘t IJ, un magnifico teatro con un’acustica impressionante. Imperdibile.

La fase centrale e principale del festival si suddividerà in DAY e NIGHT. Il daytime si svolgerà all’ Amsterdamse Bos, un immenso parco nella periferia sud est di Amsterdam dove i canali e la città vengono soppiantati da immensi campi aperti tra polders e mulini a vento. Un luogo magico, incontaminato, dove sarà possibile anche allestire la propria tenda per vivere la Dekmantel Experience in primissima linea.

La parte night invece, decisamente più succinta, si svolgerà al Melkweg, una ex fabbrica di latte che ha fatto la storia dei locali di Amsterdam e probabilmente di tutta l’Olanda.

Inutile dirvi che il periodo, il clima e la città saranno elementi chiave per la miglior riuscita di questo evento che si è distinto in questi anni per essere un festival mai esagerato, con crowds educatissime e rispettose dei sani principi che legano i veri clubbers di tutto il mondo, ed è questo probabilmente il segreto che lo ha portato alla ribalta negli ultimi tre anni consacrandosi come uno dei festival sperimentali più importanti del mondo.

Negli ultimi anni sono nate anche diverse collaborazioni al di fuori dell’Olanda, come la serie di eventi organizzati “in sharing” tra Dekmantel ed  Indigo Raw, famosa organizzazione di parties di Barcellona, arrivando addirittura a presentare una Boiler Room titanica con Dixon nella splendida cornice del Monasterio del Poble Espanyol durante la Off Week dello scorso anno.

Consiglio a tutti coloro che hanno voglia di cambiare le solite mete delle vacanze ballerine a considerare seriamente l’opzione Dekmantel: il giusto contrasto tra una vacanza rilassante a contatto con la magica  “way-of-life” olandese e le forti emozioni di un festival a contatto con persone provenienti da tutto il mondo unite dall’amore per la Musica. E che Musica.

Per ulteriori informazioni e per accaparrarsi i pochissimi tickets rimasti volate qui.

Ci vediamo in pista!

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