Ci son delle cose che non si possono insegnare.
Il gusto musicale e la capacità di scegliere dischi adeguati a seconda del proprio gusto ma, soprattutto, a seconda della situazione in cui ci si trova sono peculiarità innate che un dj deve avere: o le hai o non le hai.
Sabato sera al Qloom di Mantova gli ospiti erano gli Hunter/Game i quali hanno dato largamente prova di avere tutte le caratteristiche sopra indicate.
Son saliti in consolle in modo discreto: sguardo basso e muso duro. Fin dal primo disco sono stati in grado di catturare tutta l’attenzione del dancefloor con della “dark-soft techno”.
Il loro set è stato un viaggio in continua mutazione ed evoluzione, non hanno mai lasciato uno spazio vuoto, mai un momento in cui la pista potesse annoiarsi e anche loro davano l’idea di divertirsi molto. Man mano che il set proseguiva ed i ritmi si facevano sempre più incalzanti, il duo milanese si lasciava pian piano andare: mani al cielo e sorrisi hanno iniziato a riempire la consolle oltre che il dancefloor.
Gli Hunter/Game ci hanno accompagnato in questo sabato notte con della techno “soft” ma decisa, di alta qualità, un sound che ti incolla al dancefloor. Ci hanno deliziato con delle loro tracks alternate a tracce di producers tipo Mind Against, passando per “X-press 2-Kill 100″ (Carl Craig rmx) e finendo con “Signs” degli Howling remixata da Rødhad.
Dischi nuovi, dischi inediti e pezzi storici sono stati gli ingredienti fondamentali che hanno contribuito alla creazione di un set d’impatto e di qualità che ci ha tenute a ballare sulla pista del Qloom fino alla fine. What else?

PICS &WORDS BY JANINE BILLY