MAD DIVING è aggressivo, ipnotico, rude e così dannatamente accattivante.

Non ammette esitazione, non ammette pause. L’EP dell’ etichetta “Sorry for This Record!” Opera dell’estro di Grienkho, aggredisce immediatamente l’ascoltatore, lo trascina e lo piazza a forza su un binario di pura follia creativa. Non ci sono ammiccamenti a sonorità commerciali, non c’è una necessità di conformazione. Mad Diving EP è così com’è, ed è una vera sorpresa nel panorama musicale odierno.

La title track, Mad Diving apre l’EP, più che aprire sfonda. L’incedere del beat industrial, simile a dei tamburi da guerra, trascina l’ascoltatore in questo folle tuffo.  La macchina continua a battere con il suo incedere ipnotico e violento lasciando poco spazio agli innesti di retrowave e deep house. Il beat si esaurisce solo a fine traccia, vaporizzandosi senza troppo preavviso, lasciandoci piacevolmente frastornati.

Ronny Transistor! è una traccia che a molti farà scattare vari déjà vu ed amarcord. L’iter è quello dei rave, il vocal e gli inserti ricordano I The Prodigy nella loro prima prova, What Evil Lurks. Il tutto risulta sorprendentemente fresco e trascinante.

Grienkho chiude con la traccia ManitouDreams e ci porta letteralmente agli antipodi. ManitouDreams è organica dove Mad Diving era meccanica, dove Mad Diving sfonda senza fermarsi, ManitouDreams si muove sinuosa come un rettile. Si tratta di una Minimal atipica con campionamenti vocali e strumentali sparsi per la traccia in dissonanze esaltanti. Nel finale l’eco inquietante di un beat industrial che ricorda il Chu Ishikawa di TETSUO chiude la traccia e ci porta al punto di partenza compiendo un giro completo.

Il B-Side appartiene al remix della title track a cura di DJ Sotofett & Gunerus Engvaal. Il beat è reinventato con sonorità proto dubstep. Inaspettate campionature vocoder e un assolo di chitarra creano un’atmosfera Dub Rock e rendono l’odissea di 16 minuti del lato B un’esperienza del tutto nuova, senza svilire l’anima del pezzo originale.

Grienkho si muove abilmente fra passato e futuro reinventando iter e sonorità che potrebbero essere considerate ormai datate ma, grazie ad una composizione senza compromessi, riescono ad essere fresche e trascinanti. La novità passa sempre dall’essere fuori dagli schemi, dalla necessità di reinventare, dal distacco dalle tendenze, dalla libertà creativa. Mad Diving riesce a fare tutto questo. È un folle tuffo senza alcuna regola. Una scommessa, vinta, con il destino.