Francesco del Garda e Domenico Rosa @ Uncode [Kinki Club] 28.10.2017

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
29 October 2017
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Il percorso nei meandri più angusti della musica elettronica prosegue per Uncode, che si conferma in questo momento storico una bella realtà pionieristica di tutto il panorama Emiliano. Dopo l’apertura perloniana con Margaret Dygas di cui vi abbiamo raccontato recentemente, la lineup per il secondo episodio di questa stagione comprendeva due tra gli artisti/diggers più influenti del momento: Francesco Del Garda, The Wizard, orgoglio Italiano che ha costruito la sua carriera all’estero in passato in grandi collettivi (Next Wave, Colours, ecc..) e ora infiamma le consolle di tutto il mondo (e anche le quotazioni su Discogs) grazie alla sua ricerca smodata e completamente maniacale su tutti i generi della musica elettronica; peculiarità che gli permette di sfoderare dischi pressochè sconosciuti ai più durante i suoi dj-sets.

Il secondo ospite è Domenico Rosa, co-owner di Imprints Records assieme a Riccardo Buccirossi, etichetta basata a Londra ma totalmente Italiana, anch’essa capostipite di un movimento musicale in fortissima espansione fatta di elementi che prendono dalla break-beat, deep house ed electro più profonde e taglienti.

La prima cosa che mi ha colpito all’ingresso del Kinki è stato vedere dei cdj completamente spenti, una cosa pressochè impossibile nel 2017 in un locale “moderno”. Fantastico. Dopo l’apertura da parte dei due residents, Del Garda fa capolino in consolle attorno all’1.30: impressionante la selezione che mette in campo questo artista che passa con grande abilità da una deep-house elegantissima fino a progressioni più tech mai banali e ripetitive, con alcuni tocchi 80’s straordinari. Il ventaglio di scelta di dischi è incredibile, la qualità anche, e la pista ha reagito splendidamente.

Dopo questo splendido entree, il main course era servito da Domenico Rosa che ha mostrato skills tecniche eccellenti; i passaggi tra le tracce erano organici e perfettamente eseguiti, ricalcando una linea più scura rispetto a Francesco, più techno-electro, molto più profonda ed intensa. Sicuramente un’artista da tenere molto d’occhio per i prossimi anni.

Quando si è al cospetto di certi ricercatori di musica, il godimento è assicurato. E non tutte le organizzazioni sono in grado di puntare su questi nomi così tecnici, talvolta incomprensibili alla maggior parte della gente; ma d’altronde, il compito di chi crede nella musica è stimolare le orecchie dell’ascoltatore, non assecondarle.

Ben fatto Uncode!

words by Luca Vitale

pics by Janine Billy

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