Florian Meindl ha avuto la fortuna di poter rincorrere un sogno e vederlo realizzare passo dopo passo. Prima gli studi di Music Technology a Londra, per poi partire alla volta di Berlino, la mecca di tanti Dj e produttori come lui.

Cominciò la sua carriera quando la minimal stava conquistando il mondo e ispirando gran parte della musica che si faceva all’epoca. Florian in quegli anni realizzò ottime record per Trapez (tutti ricordiamo “Blast”) e Still Vor Talent. Proprio in seguito alla collaborazione con quest’ultima entrò in ottimi rapporti con Oliver Koletzki, fondatore e responsabile di Still Vor Talent, che vedeva in Florian le caratteristiche giuste per poter portare avanti la sua strada e così, il giovane produttore austriaco, diede vita a  FLASH Recordings. Tra le tante imprese vanta qualche remix per Hot Chip e Royksopp, per citarne alcuni, senza dimenticare che diversi anni fa strinse una fruttuosa alleanza con l’italianissima Hell Yeah!, etichetta che ancora oggi ha il suo sostegno artistico.

Florian Meindl oggi è un businessman e un artista in continua evoluzione. Tra un impegno e l’altro ci racconta di più del suo percorso.

 

ITALIAN VERSION

Dove ti trovi mentre rispondi alle nostre domande?

Hello everybody! Sono nel mio ufficio a Berlino. Al momento ho il mio studio a casa per due settimane, ma a breve mi sposterò al Riverside Studios quando i lavori di costruzione saranno terminati, non vedo l’ora!

In che modo è cambiata la musica e il clubbing da quando hai iniziato la tua carriera?

Quando cominciai questo lavoro la Minimal era diventata molto popolare e i produttori digitali stavano prendendo quota. Lavoravo parecchio con tracce registrate da me personalmente e feci uscire dei bei lavori per Trapez e Still Vor Talent. Passarono tre anni e cominciai a fare più House e Tech-House e così arrivai a produrre dischi tipo “Flashmob” o “Here Today Gone Tomorrow” e anche remix per gli  Hot Chip, Royksopp etc. Dopo altri due anni è emerso il  mio lato Techno, ma sempre condizionato dalle mie esperienze passate.

Ora sto passando un altro periodo di cambiamento e la mia musica farà un altro passo avanti, potrete sentire presto il risultato; sarà qualcosa tra Techno e Tech-House, ma con molte parti vocali e parti strumentali. Vedremo dove questa cosa mi condurrà, il nuovo studio porterà sicuramente una ventata di novità!

Dato che il fatto di imparare ad avere dimestichezza con il Djing è diventato più accessibile a tutti, pensi che per emergere sia necessario una sorta di studio tecnico nel campo, come hai fatto tu?

Non esattamente, penso che tu debba avere qualcosa di speciale per poter fare questo mestiere, ma non necessariamente l’aspetto tecnico. Alcuni Dj sono famosi solo perché hanno un bell’aspetto e vanno di moda, altri perché hanno un eccezionale talento nel scegliere dischi nuovi e che fanno tendenza, altri ancora lavorano perfettamente con effetti e tecnologia.. la cosa importante è essere sinceri con sé stessi e migliorarsi sempre.

Tu cosa hai studiato in particolare?

Ho studiato Music Technology, ovvero l’aspetto tecnologico della produzione e anche il lato creativo e ciò che riguarda il business in campo musicale.

Ho preso dimestichezza con i termini “creative music”, “live recording”, “music business” etc. Ho anche imparato a usare nel modo giusto i microfoni e le attrezzature per la registrazione.

Ricordi il momento in cui hai cominciato a interessarti alla musica elettronica?

Oh si, attraverso la radio. Stavo ascoltando un Dj suonare alla radio e mi colpì come la musica suonasse nuova ed energica e che non ci fossero interruzioni tra un disco e l’altro. L’ho presa e fatta sentire ai miei amici immediatamente.

Come proprietario della tua FLASH Recordings, è difficile al giorno d’oggi guadagnare dal lavoro di un etichetta?

Si molto difficile, tant’è che mi capita di dover investire le mie entrate come Dj per mandarla avanti, anche se abbiamo quasi tutte le uscite nelle chart. Purtroppo la condivisione illegale dei file rende tutto ancora più difficile. Bisogna davvero amare ciò che si fa e pensare attentamente a ogni mossa, mentre altre volte è meglio non pensare a niente e rischiare.

Il tuo lavoro come manager dell’etichetta ti lascia tempo per pensare alle produzioni?

Il mio socio, Marco, si occupa di amministrare tutto, tranne la scelta delle tracce da pubblicare, di questo ci occupiamo insieme. Io curo anche la grafica. Si in effetti ruba molto tempo, ma ogni giorno mi pongo un limite di tempo, in modo da riuscire a fare entrambe le cose.

Da diversi anni collabori con l’etichetta italiana Hell Yeah e i suoi artisti: Marco Dassi, Crimea X, Tempelhof. Che idea ti sei fatto della scena italiana?

Penso che si divida in: molto scadente, esagerata o “super-cool”. Hell Yeah rappresenta il lato “super cool” della musica italiana, che per me significa onirica, con influenze Italo Disco e calda. Mi piace molto Marco perché ha messo insieme la sua cover band Jazz e io adoro il Jazz. Crimea X rappresentano perfettamente la Disco elettronica anni ’70, Dassi e i Tempelhof sono il lato House più profondo della musica. Vorrei anche nominare Enzo Elia che ha molto feeling con la musica, soprattutto con la House old school; è un esperto e un buon Dj.

A cosa stai lavorando in questo periodo?

Il progetto principale è quello di sviluppare un nuovo sound come dicevo prima, includendo voci, qualcosa di strumentale ma anche deep techno. Inoltre ho un bel po’ di cose in ballo, forse troppe! Prima il mio pacchetto di espansione con MASCHINE della Native Instruments che già è una gran quantità di lavoro, poi continuo a sviluppare la mia etichetta di loop Riemann Kollektion che costantemente fa uscire sample di produttori come Pan-Pot, Shlomi Aber, Popof, Christian Smith.. Nel mentre ascolto nuovi demo ogni giorno, cercando qualcosa di interessante da pubblicare su FLASH Recordings. Il mio agente di booking sta lavorando per farmi ottenere il visto per gli Stati Uniti, non è facile ottenerlo ma sembra che a breve arrivi! Quindi penso ci sarà un tour negli States a breve!

Il sogno che vorresti realizzare?

Molti sogni, alcuni privati altri che riguardano la mia carriera. Spero di essere sempre in grado di migliorare la mia musica, di avere successo nelle cose che mi piace fare e che venga premiata questa enorme mole di lavoro.

Perché per avere periodi fortunati, oltre ai dischi e il lavoro in studio, sono necessarie altre qualità da affinare per mandare avanti la carriera.

Le tracce che ascolti più spesso ultimamente?

Moli vinili Jazz anni ’70 e anche Pop di quegli anni. Daft Punk.. e Nautiluss o Sante, per nominare qualche produttore moderno.

Berlino o Londra?

Berlino, vivo qui ora. Amo molti aspetti di questa città e la gente che ci vive. A Londra mi sono trovato bene ai tempi degli studi, ho avuto degli insegnanti grandiosi davvero.

Verrai presto in Italia?

Non c’è ancora nulla di certo, ma a breve annuncerò le mie nuove date e sicuramente ci sarà qualche show in Italia fra gli altri. L’ultima volta ho suonato ai Magazzini Generali a Milano, è stato fantastico!

 

B.

Florian Meindl: http://www.florianmeindl.com/

 

ENGLISH VERSION

Where are you now while you’re answering to our interview?

Hi everybody – I’m currently in Berlin in my office, I also have my studio at home for 2 weeks because I will move to Riverside Studios once the construction works are finished, I’m looking very much forward to it!

In which way has the music scene and the clubbing developed since you started your career to nowadays? 

My career began when the genre Minimal became popular and when digital producers became more and more successful – I was working a lot with self recorded sounds and had big records on Trapez and Stil Vor Talent. After 3 years I began to release more House and Tech-House which lead to “Flashmob” or “Here Today Gone Tomorrow” and also Remixes for Hot Chip, Royksopp etc. After another 2 years I developed my Techno side a bit more but let in all the other influenced I had so far. At the moment it’s also a time of change in my sound I’m developing my music now again like all 3 years – you will hear the results soon but it will be something between Tech-House and Techno with also a lot of vocals probably and live instruments too – we will see where it leads me – the new Studio will bring many new influences, I’m looking forward to that!

As the Djing career has become more accessible to everyone thanks to digital, internet and anything else, do you think is necessary a technical study, as you done, in order to stand out and make the difference? 

No I think you need to have one special thing, but it doesn’t need to be the technical side – some DJs are popular and successful just because they are cool and look hip, others have an outstanding talent in selecting new and trend setting records, others are working so perfectly with effects and the technical things… it’s only important that you are true to yourself and try to develop constantly.

In particular what have you studied? 

I studied music technology which represents the technological side of music production and also the creative and business side. I used to have subjects like “creative music” or live recording”, “music business” etc. I also learned how to use microphones and recording gear in the right way.

How did you get into electronic music? 

Through the Radio, I was listening a DJ show and liked the fact that it sounded fresh and energetic and that there were no break in between. I grabed me instantly and I wanted to show it to my friends.

As head of your label FLASH Recordings, is it difficult nowadays to manage a record label in a lucrative way?

Yes very difficult, in fact I have to invest money sometimes from my DJ fees to keep it going even though we are in the charts with almost all releases. The mass of releases and illegal file sharing make it very hard. You really have to love what you do and you should carefully think about each step. But sometimes you should not think at all and just do it ;-)

What consist in your job as manager of the label? Does it leaves you time to focus on your production?

I have Marco as label-partner, he manages everything except the track selection is done by us together and I care about the graphical image. It can be quite time consuming and I constantly have to limit the time I invest in order to produce enough own music.

For several years you are collaborating with the italian label Hell Yeah and its producer, Marco Dassi, Crimea X, Tempelhof. What idea do you have about the italian electronic scene?

I think it’s seperated into very cheesy and “larger than life” style and super-cool. Hell Yeah represents the “super cool” side of Italian music which is to me a little bit dreamy, Italo Disco influenced and warm. I like that Marco also has 3io which is a Jazz cover band – I love Jazz. Crimea X represents the dreamy 70s electronica Disco thing in a perfect way, Dassi and Tempelhof represent the deeper housy side of music. I also want to mention Enzo Elia who has got a lot of feeling for the music, especially oldschool house – he is an expert and a good dj.

What are you currently working on?

The main project is to develop a new sound which I will present soon, as I said, something including vocals, something with real instruments but also deep Techno. Besides this I have quite a lot of things going, maybe too many things! Firstly my expansion pack for Native Instruments MASCHINE which is a lot of work and my Loops label Riemann Kollektion which constantly releases guest producers like Pan-Pot, Shlomi Aber, Popof, Christian Smith etc. And I listen to new Demo submissions for FLASH Recordings every day and try to find interesting music. My booking agent also works for a USA visa at the moment which is very difficult but it seems like I will get it! If so then there will be some US tours on the schedule!

Have you some dream that you would like to achieve?

Yes many dreams, some private dreams and concerning my career I hope that I will constantly be able to develop my sound and be successful with doing what I like and get rewarded for this huge amount of work. Because in order to get the lucky moments behind the decks and in the studio there is also a lot of hard-things necessary to keep the career running!

The tracks you hear more often lately? 

Many Jazz Vinyls from the 70s and also Pop from that time, Daft Punk. I also like Nautiluss or Sante to name a few more modern producers.

Berlin or London? And why?

Berlin because I have settled here now and I like many aspects of the cities and the people who live here! London was good for studying though – I had great teachers really!

Are you planning a show in Italy soon?    

There is nothing planned but I will announce my new gigs soon and I’m sure there will also be an Italy gig included! Last time I played in Magazzini Generali in Milano and it was great!

 

B.