Camminiamo per una decina di minuti, e dopo aver cambiato un paio di metro arriviamo al Parc del Forum, precisamente al Petit Auditori, nell’aria si possono sentire ancora le vibrazioni del Primavera Sound Festival archiviato solo due settimane prima, e all’open air del DGTL per Kompakt Records vige ancora un clima di totale spensieratezza. Quest’anno la label tedesca capitanata da Michael Mayer ha deciso di puntare anche su un party totalmente all’aperto, oltre all’annuale e fortunata serata svoltasi venerdì all’Apollo Club di Barcellona.
Dopo aver varcato i cancelli ci infiliamo per un sentiero da cui si intravedono diverse amache tra gli alberi, la gente è carica ma al contempo rilassata, la scelta di un lunghissimo bancone del bar fa in modo che non ci sia mai coda perciò prendiamo un drink e ci accomodiamo sugli spalti a lato della pista, in modo da avere sia la visuale del palco che quella del mare calmissimo alle spalle della consolle. E’ una giornata meravigliosa, calda e soleggiata, la brezza salmastra ci accarezza il volto mentre nell’aria risuona Time dei Pachanga Boys, stanno ancora suonando quando dietro di loro si intravede il cappello a tesa larga di Kolsch che contribuisce dopo di loro a surriscaldare l’atmosfera.
Il Petit Auditori ormai è colmo di gente e il sole sta già tramontando, è il momento del live di Gui Boratto, un live atteso, che non delude le aspettative. Lascia la precedenza ai pezzi dell’ultimo album, Abaporu, senza però tralasciare alcuni classici come Take My Breathe Away. Dopo un oretta di live, Boratto lascia tra gli applausi la consolle al back to back tra Agoria e il patron dell’etichetta Michael Mayers, è la celebrazione totale della techno; ancora carico dalla spettacolare chiusura all’Apollo, Mayers non lascia tregua ad un pubblico che non lascia intravedere la minima intenzione di andarsene a casa, incalzato poi dai dischi di Agoria.

A malincuore abbandoniamo poco prima della chiusura, costretti a scappare ad un altro party della sonar week, è stata comunque una giornata fantastica, e l’unica certezza è che torneremo anche l’anno prossimo.

WORDS & VIDEO BY RICHARD GIORI

GALLERY BY CECILIA SECCHIERI & ROBERTO MAZZA ANTONOV