La techno di Detroit riflette molto delle caratteristiche e della storia della città stessa; isolata dal resto dell’America, con un’area urbana in degrado e la celebre industria automobilistica in crisi.
In questa apparente mancanza di prospettive, la comunità urbana di Detroit ha sempre mantenuto vivo lo spirito e l’anima della sua grande tradizione musicale e culturale. Questo insieme di freddezza e calore è stato perfettamente rappresentato dagli esperimenti dei creatori della techno.
Derrick May è uno di loro; con l’ausilio di macchine dall’aspetto freddo e senz’anima ha saputo creare musica con grande spiritualità e sensibilità, tanto da emozionare e ispirare tantissimi altri artisti in tutto il mondo.
Rhythim is Rhythim è lo pseudonimo con cui ottenne il maggior successo intorno agli anni ’80, producendo dischi che con il tempo sarebbero diventati dei classici del genere: “Freestyle”, “Strings of Life”, “It is What It is” e “Kaos”.
Ha passato un lungo periodo di inattività come produttore, dagli anni novanta ad oggi, ma continua a girare il mondo con i suoi set innovativi e ispirati, mentre la sua etichetta Transmat promuove la “terza generazione” di artisti di Detroit che sta influenzando ancora oggi la techno music mondiale.
Un pezzo di storia per un insolito venerdì notte al Detroit di Milano.
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