The Bpm Festival 2015

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
10 February 2015
Review 4 U

Beat per minute “, ciò che si nasconde dietro alla sigla BPM, uno dei primi (cade a Gennaio), ma anche dei più attesi festival dell’anno.

Come si fa a non farsi venir l’acquolina in bocca e a cader in tentazione davanti a cotanta bellezza? e non sto parlando solo di musica, ottima musica, ma sto parlando di location mozzafiato, sto parlando di Mar dei Caraibi? Già, tutto questo prende vita a Playa del Carmen, nella penisola dello Yucatan.

BPM nasce nel 2008, come ritrovo per lavoratori del settore alberghiero, una sorta di incontro tra albergatori, promotori e musicisti.  Ma è stata veramente breve e sorprendente la capacità con la quale questo evento ha fatto il “boom” ed è diventato un appuntamento fisso, annuale, dove si ha l’imbarazzo della scelta tra le migliori offerte musicai del mondo; qui si ha possibilità di partecipare a cinquanta appuntamenti diversi tra il giorno e la notte.  A presentare tutto questo sono le etichette e i produttori discografici di maggior successo e maggiormente riconosciuti nel settore della musica elettronica.

Quest’anno il festival si è svolto tra il 9 ed il 18 gennaio 2015 e Playa del Carmen in questi 10 giorni è divenuta una vera e propria discoteca all’aperto, dove più di 200 djs e artisti si son esibiti a ritmo di musica Elettronica, House e Techno-beat  davanti ad oltre 30.000 persone che danzarono per tutta la riviera.

Guardando le line-up anche in questa ottava edizione gli organizzatori sono riusciti a superarsi portando nomi affermatissimi nella scena musicale elttronica, specialmente europea, come ad esempio :

– “Life and Death” Party dove, purtroppo il duo pilastro dell’etichetta, Tale Of Us, non ha potuto parteciparvi causa impegni improrogabili che li hanno visti costretti a rinchiudersi nel loro studio di Berlino ad occuparsi di produzione.
Nonostante questo la line up di questo party era lunga e corposa. In primis da segnalare, ovviamente, Mind Against e Dj Tennis; ma anche Ben Ufo, Joy Orbison, Pchanga Boys, Thugfuker.

https://www.facebook.com/events/1572891259614379/

–  Âme, Dixon e Mano le Tough, alcuni tra i mostri sacri della “Innervisions”, amanti di suoni più cupi e percussioni profonde. Anche loro sanno fare festa e riescono sempre a conquistare il loro pubblico, come hanno dimostrato nelle precedenti edizioni del BPM che in tanti altri festival europei, uno fra tutti il Sònar di Barcellona; i loro party off sono tra i più rinomati da anni.

https://www.facebook.com/events/732276873527526/

– Non potevamo non citare la “Hot Creations” che sventolerà la sua bandiera insieme a Anabel Englund (live) Pleasure State (live), Digitaria (live) e terrà nascosto fino all’ultimo un ospite a sorpresa.

http://www.residentadvisor.net/event.aspx?667265

– Per ultimi, ma non in ordine di importanza, il party Crew Love. I Soul Clap sempre protagonisti indiscussi di queste manifestazioni. Impossibile però non nominare anche Wolf+Lamb, No Regular Play (live) e Life On Planets.
I loro set e i loro live sono sempre stravaganti e riescono a contagiarti con il loro entusiasmo a ritmo di suoni che sembrano quasi cullarti.

https://www.facebook.com/events/320674014787260/

Questa è solo una piccola parte di quello che si può sentire e vedere al BPM, un anno passa in fretta, quindi segnatevi sull’agenda “Gennaio 2016 – BPM” tra le cose importanti da fare il prossimo anno; le feste più assurde a pochi chilometri dalle piramidi Maya della costa messicana non sono poi così lontane.

WORDS BY ALESSIA VERRI

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