Parigi ed i Noze, Roma ed il Goa Club.
4 parole perfette, che si incontrano, scontrano, creano atmosfere magiche e brillanti, portano amore ed allegria, tutto mescolato con quel po’ di pazzia e sudore che bastano.
Bisogna proprio dirlo, schiettamente: il duo francese dei Noze al Goa Club della capitale italiana ha proprio spaccato! Nicolas Sfintescu ed Ezechiel Pailhès, due nomi particolari e intrecciati ed un semplice contesto: la MUSICA! E che MUSICA!
Entro nel Club, ed è già piuttosto pieno, come al solito, con i LondonFM (i creativi Marco Piovesan & Fabrizio Saletta), che fanno la loro gran parte e ci scaldano con qualche bel disco ‘da mani nei capelli’ ed ampi sorrisi.
Ad un tratto tutto è buio, cupo, tetro e, in una zona opposta alla consolle principale del locale, entrano in scena i Noze. Composti, eleganti, fra pianole, drum machine e vocali struggenti. Attaccano il LiVE, con un loro disco, uno dei migliori a parer mio, quale ‘When The Tiger Smoked’; una voce potente e drammatica fa da padrona, quella di Nicolas, lasciando poi spazio ad una sovrapposizione di strumenti, come il pianoforte, il mandolino ed il violino.

Il motto portento dei Noze, come dicono appunto entrambi è, ‘Improvvisazione, Sudore e Cazzate in Libertà!’ I Nôze sono nati dall’idea di divertirsi a unire mondi musicali molto diversi. Entrambi avevano gusti e background musicali completamente differenti. Ezequiel arriva da esperienze jazz, mentre Nicolas è più vicino all’elettronica, ma hanno pienamente in comune lo stesso modo di pensare la musica. Il LiVE prosegue, con i pezzi più conosciuti della loro discografia: ‘Dring Dring’, Marabout, Crazy (il fantastico remix della traccia di ‘Ornette’)
La gente è esaltata, ‘pimpante’, sgargiante, ma allo stesso tempo, a modo, composta, consapevole di un bene naturale e senza paragoni, che ci mette tutti d’accordo: la MUSICA e tutte le sue sfumature attorno. E’ stata una gran notte stellata, mite, davvero indelebile. La notte perfetta, per la chiusura invernale (anche se a Roma erano 27°C) di un Club, come il Goa, anch’esso perfetto.
Il GOA e’ un Sogno. Un Miraggio, un pensiero evolutivo e contemporaneo, del Clubbing Italiano Maestro.

Ci sono stato quest’anno e non poco, mi sono sempre divertito, la gente, i sorrisi, i piattoni neri che fanno tenere le braccia al cielo, quel tanto che basta. Il Design interno, la pulizia, i balli spensierati, gli sguardi innamorati, ma sia chiaro, quegli sguardi alla consolle, per la presenza di chi, con spirito, arte e materia suona e ci rende privi di problemi. Il GOA e’ un sogno, che ogni volta che ci sbatti la faccia, mente e corpo dentro, non ti delude mai.
E’ stata una notte da film, una di quelle notti, che fra un paio di mesi, ci pensi intensamente e ti dici: ‘Cazzo, ti ricordi quella volta, al Goa…

Enrico.