In questo dominio elettronico delle pillole di armonia approssimativa, dall’espressione claudicante e dagli impeti di comunicazione vacillanti, si ha una percezione della musica dalla misteriosa origine.
Troppo complessa per le menti semplici, per le parole che risultano riduttive fino ai minimi termini.
E dire che negli slanci ormonali mossi dai primi bollori c’era chi si cimentava in balli arditi, pensieri e considerazioni banali senza sentire, ascoltare…c’è stato chi ha fratturato tutto invece, ma nel verso opposto, c’è chi non si è limitato ad essere raggiunto passivamente dal suono.
Senza contare chi ha vissuto la notte e la mattina con la camicia aperta in un’alba d’inverno, il gelo che raggiunge lo sterno, il maledetto romanticismo, l’ossessione passionale. S
i cerca di colmare i rari vuoti lasciati dal proprio io.
La materia più adatta e’ quella di Ricardo, lo scapigliato, così oltre che ha già percepito l’unica e sola componente eterna: il futuro.
words by Federica Z
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