E’ un pomeriggio nuvoloso ad Amsterdam e mentre ci dirigiamo verso la stazione per prendere il treno che ci porterà all’ Arena Park, troviamo un ingorgo di persone accalcate di fronte al Tempio Del Loto, cinese e buddista. Persone vestite in giallo e rosso che tengono in mano un dragone dai mille colori fluo, stanno iniziando un corteo a suon di tamburi e piatti: “si festeggia il compleanno di Buddha!”, ci dicono.

Abbandoniamo le cerimonie per correre all’Amsterdam Arena, imponente e coloratissima; sarà casuale la scelta della location? Proprio Solomun nella nostra intervista ci raccontò della sua grande passione per il calcio. D’altronde non era proprio Buddha a dire che “il caso non esiste?”. Seguiamo la musica che mano a mano si fa più vicina ed ecco il parco che per tutto il giorno sarà nostro. Il tendone da circo blu elettrico per lo stage al coperto, la zona open air circondata dai grattacieli e nel cielo si staglia una gigante ruota panoramica. Intravediamo sul palco H.O.S.H. che sovrasta la folla, corriamo a lasciare ciò che non serve nelle cassette di sicurezza e ci tuffiamo in pista. David August comincia a preparare strumenti e pianole per il suo live mentre H.O.S.H. fa impazzire.

Birra e joint una dopo l’altra, arriva il momento di David August; molto più lenta la sua musica, ma che classe! Stacca con il ritornello di “Come Together” dei Beatles e tutti a cantare “..come togetheeer right noow over meeee!”. Qualche inedito e qualche traccia dell’ultimo album “Times”, mentre noi lo osserviamo dalla ruota panoramica e scattiamo qualche foto lottando contro la forza di gravità e le vertigini. Finalmente tocchiamo terra e si corre al coperto, stanno chiudendo i Kollektive Turmstrasse: no ce n’è uno solo! Gli Adriatique sfornano il loro repertorio migliore. Stanchi del buio ci andiamo a godere il tramonto fuori ed ecco arrivare il boss, di nome e anche di stazza, Solomun che balla a fianco di August mentre conclude il live.

Poi Solomun ed è il delirio, gente che salta, che sale sulle spalle di altra gente arrampicata, in piedi, in ginocchio. Partono i getti di fumo, i coriandoli, le luci rosse e “Do It Again” dei Chemical Brothers! La gente si rannicchia come fossimo al Dc10, il disco parte e si va per aria.

Arriva la sera sui grattacieli si accende la scritta gigante XXX simbolo di Amsterdam. Magico!

Arriva la chiusura inaspettata, la giornata è passata troppo in fretta. Salutiamo gli amici di festa, baci abbracci e si va.

Bè buon compleanno Buddha!

B.