Awakenings Festival 2016

polpetta
Tempo di lettura: 3' min
19 July 2016
Festival

Awakenings Festival, uno dei festival Techno ormai più conosciuti e rinomati a livello mondiale. Da diversi anni tra l’altro si divide in 2 giorni (sabato e domenica), sempre rigorosamente di giorno dalle 12 alle 23, l’ultimo weeked di giugno.

Quest anno decidiamo di partire il sabato mattina prestissimo, ma calcolando tutto alla perfezione per arrivare in tempo ad Amsterdam in mattinata, senza rischiare di perdere nemmeno un minuto di evento. Infatti poco dopo le 11 siamo già sulla prima navetta in direzione Spaarnoude Park, circa a 15/20 minuti di distanza dal centro.
Uno dei momenti che preferisco in assoluto ogni anno di questo festival (si perché questa era per me la quarta edizione) è la lunga camminata all interno del parco per accedere all ingresso nord, colma di gente, tutti puntano la stessa direzione, si avverte un mix generale tra ansia agitazione fermento e voglia di entrare da parte di tutti. Man mano che ci si avvicina si sentono i vari artisti che provano gli impianti, i cosiddetti soundcheck, e quel sub, quel battito profondo diventa sempre più marcato, non si vede ancora nulla sembra quasi che quel suono provenga dal bosco, da dietro quelle piante. Poi d’un tratto ecco il cancello, ancora chiuso, ma con una calca di gente davanti già in festa ancora prima che inizi tutto…é così infatti che non appena scoccano le 12:00 e si spalancano i cancelli arriva l’urlo un boato quasi da stadio da parte di tutta la folla che si catapulta agli ingressi.
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Iniziamo cosi il primo giorno di festival, classico giro veloce di perlustrazione tra tutti gli stage e grossa abbuffata nei vari punti di ristoro, obbligatoria per racimolare energie, viste le prime 11 ore di evento che si prospettano e poi si va…
Ognuno ha già la propria scaletta in mente, studiata magari qualche giorno prima, ma ce né davvero per tutti i gusti. Noi essendo molto più “techno oriented” decidiamo di partire dai classici tendoni, le aree indoor. Nelle prime ore si cerca di ascoltare le cosiddette nuove leve come Stranger o Jeff Rushin o quegli artisti che magari difficilmente si ha occasione di senitre come Vril o Edge Of Motion. Fuori però il sole inizia a splendere, il caldo si fa sentire e tra una birra e l’altra parte il tour dei vari open air dove i big iniziano già a suonare passando quindi dai vari Rodhad, Recondite o Karenn. Il tempo vola ed è già quasi sera, inizia il fatidico dramma di dover scegliere dove fare la chiusura, partiamo infatti con l’intramontabile Liebing ma l’ultimissima ora la dedichiamo ad un open air, area W, dove sta suonando Adam Beyer. Indipendentemente dalla musica la vera ragione di questa scelta è per assistere allo spettacolo pirotecnico, qualcosa che lascia tutti a bocca aperta tra laser e fuochi d’artificio, tutto rigorosamente a tempo con la musica dello stesso stage.
Allle 23:00 precise tutto si ferma e tra gli applausi interminabili della folla si ritorna verso le navette, stanchi ma felici perché consapevoli che domani tutto quello appena vissuto durante questa giornata si ripeterà.
Sveglia alle 10, colazione e via. Di nuovo sulla navetta e di nuovo davanti ai cancelli ancora prima dell apertura. Inizia così il secondo giorno di festival, con le gambe ancora doloranti dal giorno prima ma riposati e con lo stesso fermento della mattinata precedente, anzi forse ancora di più.
Praticamente si ripete il rito iniziale del primo giorno, ci si ricarica di energie e scaletta alla mano si riparte. Se ieri poteva esserci qualche discordanza su chi sentire oggi di certo tutti d’accordo, in area Z c’è Electric Deluxe, con una line up che mette d’accordo tutti gli amanti della techno. É qui infatti dove passiamo la maggior parte della domenica e dove in successione si esibiscono Clouds, Voices From The Lake, DVS1, Mulero, Rodhad e Speedy J. Ovviamente qualche piccola escursione in altre aree c’è, come ad esempio il set di Jeff Mills, a mio parere sempre imperdibile, o l’evergreen Dave Clarke.
Arriva il tempo della chiusura, open air fatta il giorno prima, ora tutti d’accordo…Mr. Electric Deluxe domina la sua Area, facendo uno dei set più incisivi che io abbia mai sentito da parte sua e decisamente piazzandosi al primo posto della mia personale classifica awakenigns 2016.
Alle 23 arriva il momento più doloroso: “music off lights on…see you next year.”
Di certo tra le cose che mi lasciano sempre sbalordito ogni volta e che sicuramente mi motivano per tornare ancora a questo festival sono la potenza e la qualità dei soundsystem, veramente impressionante e l’organizzazione impeccabile di un evento di questa portata e di queste dimensioni…forse addirittura difficili da immaginare fin che non la si vede con i propri occhi.
Grazie ancora awekefest 2016, ci si vede il prossimo anno!
WORDS BY NICOLA BELLIGOLI
photocredits:  Photo-Company.nl

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