È sempre difficile capire il genere di Adam Port.
Adam è uno dei fondatori dell’etichetta tedesca Keinemusik, etichitta di nicchia e particolare. Una delle mie tracce preferite è stata stampata proprio da Keinemusik ma ora è introvabile su qualunque canale on line (https://soundcloud.com/diepvries/ub40-dont-break-my-heart-diepvries-edit).
Adam Port è americano di nascita, il suo percorso artistico ha un imprinting americano si ma molto eclettico, questo ancora oggi contraddistingue i suoi set con tocchi sempre colorati e vari i quali sono molto peculiari ma poco omogenei, probabilmente è il suo bello, ciò che lo differenzia.
Il set di venerdì di Adam è stato infatti molto eclettico, il dancefloor faceva un pò fatica a capirlo ma è stato sempre pieno e spesso carico di energia.
Gli organizzatori del Push hanno fatto una scelta difficile con Adam, ma molto apprezzabile.
Laser, visual, fumo colorato gli ingredienti che trovavamo sul dancefloor del Push.
Prima di Adam ci sono stati due b2b a scaldare gli animi : i Be Blondies e Matteo Zarcone b2b Angelo Bass
La serata è volata, è il momento di tornare a Bologna che il week end sarà lungo.
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