Un amico corrispondente dall’estero ci ha inviato il suo diario di viaggio dell’ I Love Techno, svoltosi il 10 novembre a Ghent, Belgium.

“Sono partito da solo, in macchina alle 16 e sono arrivato alle 19.
Là mi sono incontrato con dei ragazzi spagnoli e giù di festa nel parcheggio stile Goa Fabrik a Madrid.
Vodka red-bull a fiumi.
Siamo entrati e ci siamo mangiati tre caramelle e un quadratino e da li chi s’è visto s’è visto. Volevo sentirmi Len Faki ma non ho fatto in tempo.
Major Lazer mi ha travolto (ho una passione sconsiderata per il raggae); e siamo impazziti.
Ad un certo punto vediamo questo tipo che balla da paura, allora io e un amico di Manchester (matto da legare) ci siamo messi a sfidarlo;25 minuti di gara.
Ballavamo tipo Michael Jackson, rubavo birre a tutto andare, non riuscivo a fermarmi, gridavamo, ci tiravamo la birra addosso… un pandemonio! Gente che ci faceva video… un delirio, ero tipo posseduto. Mi son venute le bolle ai piedi.. e il tipo di Manchester faceva pure i salti mortali. Siamo stati li per Major Lazer e Sub Focus. Poi abbiamo cominciato con Joris Voorn.. ha suonato alla grande come sempre, me lo sono sentito dall’inizio alla fine. Diciamo che ha fatto un set colorato. Poi Erol Alkan ha messo un po’ di ansia a tutti. Intro troppo lunga e non partiva mai. Poco entusiasmo a parere mio. Poi magari ha suonato da paura e non me ne sono accorto.. possibile, ma non probabile. Poi finalmente i Modeselektor ci hanno fatto saltare di brutto.

Diciamo che più che un festival mi è sembrato un safari; tutti presi benissimo con i quadratini tricolore. Ci hanno dovuto far uscire a forza, non volevamo andare più via, e siamo stati nel parcheggio a rilassarci un po’. Sveglia alle 14 e ritorno a casa verso le 18.”