
Londra cambia, Londra si evolve, Londra è un continuo movimento sempre alla ricerca del nuovo, del diverso ma anche semplicemente di quello che hai sempre avuto dietro l’angolo e non te ne sei mai accorto.
Nulla è permanente a Londra.
Nulla è in cerca di pace a Londra.
E poi…poi in questa continua evoluzione ci sono i punti di riferimento.
I miei punti di riferimento.
Le bussole che mi aiutano ad orientarmi in questa perdizione.
Le mie valvole di sfogo.
Le mie “way out”. E poi c’è la musica. E poi c’è Phonica. Non è un ripetersi. Non è sempre la stessa musica. Non può essere sempre la stessa musica dove la musica è di casa, dove la musica cambia come cambia il tempo.

Qua le line-up non finiscono mai. Line-up che accontentano tutti e che ti fanno sentire un astronauta della musica, nella musica.
E’ tempo di festeggiare. Di festeggiare la musica, di festeggiare Phonica. Di festeggiare 12 anni di passione, suoni, cambiamenti, djs, feste, vinili e chi più ne ha più ne metta.

12 anni vissuti nel cuore pulsante di questa città, dove le nuove mode sono già passate, dove il tempo non aspetta il tempo, dove la musica genera e si rigenera. Uno di quegli eventi dove è severamente vietato mancare.
In quell’Ovale Space dove, tra terrazza open air e dance floor indoor, è tutto pronto per spegenere le 12 candeline di un’istituzione musicale.
Purtroppo arrivo troppo tardi per assistere al set di Moritz Von Oswalt e al live di Nummer. Ma che l’ambiente sia a festa lo si capisce da subito.

E’ un Oval Space caldo, che scalpita, che balla e che suda sulle note del maestro Francois Kevorkian: lui la musica incarnata in un corpo. Quell’occhialetto sempre con se tra naso e testa, auricolari, occhi puntati sui suoi Mac e il pubblico che si fonde in una cosa sola con le sonorità. Travolgente, incantevole, storia. Un piacere ascoltarlo, una gioia ballare. In continua evoluzione, in continua accelerazione si passa a dj Shed, cambia il suono, cambia la cassa: dura ma pulita. Ritmo. Ci vuole ritmo e si sente il ritmo. Ritmo nelle vene, ritmo nei corpi.
E per finire dj Deep a completare l’opera. Un dj Deep in festa che tiene la cassa e che porta a termine i festeggiamenti.
Non mi resta che ringraziarti e gioire con te, con tutti quelli che sono li per te che fai della musica cultura e aggregazione.
Per te che sei un punto di riferimento in questa Londra così veloce e così instabile.
Per te dove la musica è la risposta a tutto.
Tanti auguri Phonica!

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