Il 7 e 8 ottobre ROBOT Festival porta all’Oratorio di San Filippo Neri un’esperienza di ascolto che pochi festival d’Europa possono vantare, vi spieghiamo perché.

È importante, per comprendere la portata di questi due appuntamenti, soffermarsi sullə artitstə invitatə e il luogo: un teatro barocco nel cuore antico di Bologna, in cui ROBOT approda per la prima volta.

Iniziamo da Carmen Villain, prima a salire sul palco venerdì 7 ottobre: un percorso molto prolifico, iniziato come song writer di matrice alternative rock e approdato, negli ultimi anni alla ricerca ambient totalmente strumentale, con modulazioni elettroniche, ibridazione con suoni ambientali ricercati e provocati nel paesaggio naturale nordico in cui vive e, elemento distintivo dei suoi ultimi lavori, il suono trasfigurato della tromba.

Difficile da immaginare? Prendete il vostro biglietto per sedervi in prima fila e ascoltare dal vivo Only love for now, l’album fresco di uscita al centro della performance di Carmen Villain a ROBOT Festival.

Courtesy è uno dei nuovi punti di riferimento della scena progressive/rave, ma, venerdì 7 ottobre, ci sorprenderà su tutto un altro piano: non sarà infatti in città per farvi ballare, ma per trasportarvi nel magico mondo costruito con i suoni del nuovo EP, The Night Journeys, pubblicato per la label di Copenaghen Kulør. Un titolo che è un programma: allacciate le cinture, speriamo non soffriate di vertigini, perché saliremo in quota e ci tufferemo negli abissi, tra voci di angeli in questa progressione elettronica ambient. Che il viaggio abbia inizio:

Se l’intensità di questi due act non vi sembra abbastanza, addentriamoci sempre più nella sperimentazione: sabato 8 ottobre è il turno di Sofie Birch, sound artist e producer che, insieme a Nana Pi, sassofonista e compositrice, presenterà live il suo ultimo album Holotropica. Un’avventura artistica sottile, raffinata, affascinante, del resto, siamo sempre nei perimetri dell’ambient, occorre essere pronti a partire per un luogo inesplorato, in cui essere umano e natura si fondono in fioriture straordinarie, disegnate dalle sonorità di questo disco che vi invitiamo ad ascoltare con attenzione.

E poi, per finire, prima di correre al DumBO per scatenarvi, preparatevi allo show di un asso assoluto della Fisarmonica, una meraviglia assicurata per le orecchie e per gli occhi (quindi meglio aggiudicarsi un posto tra le prime file): Mario Batkovic.

La fisarmonica nelle sue mani diventa uno strumento capace di incorporare ogni suono, tra riverberi, sovrapposizioni e magie ad altissimo rischio ipnotico. Autore di importanti colonne sonore e co-autore, insieme a James Holden del brano Chorea Duplex, è tra le sorprese di questa tredicesima edizione di ROBOT.

Prima di lasciarvi per darci appuntamento all’Oratorio di San Filippo Neri, un’ultima importante comunicazione: l’ingresso a questa venue per le due serate di venerdì 7 e giovedì 8 ottobre, non è compreso nel Full Pass a differenza di tutti gli altri luoghi del festival, occorre acquistare i singoli biglietti su Dice (Tutte le info sui biglietti qui).

Fate presto, questa è davvero una programmazione da non lasciarsi sfuggire.