Mutaforma Festival #13,14,15 Maggio 2016# Lil Louis

polpetta
Tempo di lettura: 3' min
27 April 2016
Festival, Save The Date

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1 3 – 1 4 – 1 5 M A G G I O

Pathfinder “Never stop discovering” presenta:
• MUTAFORMA FESTIVAL •

// MODENA Una città che Mutaforma come i Fiumi nei secoli cambiano il proprio corso, la Musica prende più percorsi , come l’ Acqua che non si ferma e raggiunge i posti più impensabili //

Per questa prima edizione di questo nuovo festival MUTAFORMA porterà in città diversi dj di fama internazionale, noi di PolpettaMag vi aiuteremo a conoscerli meglio.

Oggi partiamo da un uomo che ha cambiato la storia della musica contemporanea, una pietra miliare vivente: Mr. LIL LOUIS.

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Spesso mi chiedo come sarebbe stata la vita di quelli che, personalmente, riconosco come icone se non fossero diventate quello che sono. Gli oroscopi di Paolo Fox sono sicuramente un buon punto di partenza per cercare delle risposte. Purtroppo ripongo molta più fiducia nel caso e mi sono sempre chiesto come sarebbe stata la vita di Mark Renton se avesse scelto di scegliere la vita e non quel qualcos’altro; oppure come sarebbero stati gli anni 2000 se il beat di Eminem non avesse sfidato quello di Papa Doc.

 

Naturalmente non ho una risposta a queste domande, ma con certezza assoluta posso dire che la
scena elettronica non sarebbe stata la stessa se, nel 1974, il giovane Louis Burns, per caso, non
avesse messo i suoi primi dischi ad una festa organizzata dalla mamma.
Louis nasce a Chicago nel 1962. Durante l’infanzia inizia a muovere i suo primi passi musicali con una batteria. Il suo primo dj set risale al 1974 all’età di soli 12 anni!
Come nelle migliori storie d’amore fu il caso a decidere, poiché un dj chiamato a suonare non si presentò ed allora la madre
del giovane Louis, nonché organizzatrice della festa, lo obbligò a suonare. L’ascesa fu velocissima.
Dopo un paio d’anni è uno dei dj più noti in tutta la città grazie alle sue performaces che infiammavano i dance floors con la miglior disco music.
A 16 anni diventa un business-man aprendo il suo primo locale a Chicago e continuando in parallelo la sua carriera da dj. Nel frattempo cambia il suo nome. Abbandona Louis Burns per diventare Lil Louis. La storia del suo nome non è più strana della sua vita, poiché gli venne assegnato da un poliziotto in una retata allo storico River’s Edge Club durante una serata.
Siamo ormai sul finire degli anni ’70 ed il mondo inizia a muoversi velocemente rispetto ai decenni precedenti. Chicago e le sue fabbriche metalmeccaniche fanno da contorno ad una delle scene musicali più innovative del mondo. È qua che Lil letteralmente pianta il seme di quella che oggi conosciamo come “House Music”.
La sua carriera continua senza sosta. Incomincia a fare conoscere il suo nome anche oltre oceano e nel 1989 arriva il successo mondiale. Il pezzo che gli apre le porte dell’Olimpo si intitola French Kiss. Un brano carico di grinta ed assolutamente all’avanguardia per l’anno in cui uscì, tant’è che oggi è considerato una vera e propria pietra miliare della House music. Il brano raggiunse le sei milioni di copie vendute, facendo diventare Lil Louis l’artista dance più venduto nel mondo!

L’arrivo del nuovo millennio non lo spaventa.
Continua infatti a suonare e produrre in giro per il mondo, collaborando con artisti del calibro di Jay-Z e Donna Summer.
Nel 2009 pubblica il suo libro intitolato “A Man’s Diary”, nel quale Lil Louis racconta la sua vita partendo dal suo diario segreto e nel 2012 esce il film “The House that Chicago Built”. Un lungometraggio nel quale Lil insieme a Frankye Knuckles, Armin van Buuren, Derrick May, Theo Parrish, Avicii e molti molti altri cerca di ripercorrere gli step principali della House
music partendo dalla domanda: What is the very first house record that was ever made?
Nel 2015, a Manchester, la sua carriera subisce un brusco rallentamento a causa di un incidente che rischia di fargli perdere l’udito. Nonostante i 52 anni non si arrende e dopo qualche mese di convalescenza ritorna sui dancefloor. Oggi, a 53 anni, dopo una vita spesa a cercare e sperimentare suoni e ritmi, il suo nome continua ad apparire nelle line up dei festival più famosi del mondo e non è certo una coincidenza. Io ho avuto la possibilità di ascoltarlo lo scorso ottobre durante l’ultima edizione del Movement e sono rimasto letteralmente affascinato dalla grinta che è capace di trasmettere stando per ore ed ore a petto nudo dietro la consolle. Un vero Artista con la A maiuscola, unico ed inimitabile.

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