“Happy new year, we wish you happiness!” / трип Records – Various artists

matteo-petroni-granata
Tempo di lettura: 2' min
27 December 2018
Review 4 U
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Nina ci fa gli auguri: la compila di capodanno firmata трип Records.

La Trip Records (per i maniacali e gli studenti di Lingua russa all’università “трип”) ci augura un buon fine anno e felicità per il 2019 in arrivo: Nina Kraviz e la sua banda di technofolli dell’ex unione sovietica sfornano una compilation a otto tracce davvero interessante per chiudere le fila di un’annata fantastica per la regina della Siberia.

Nina non ha bisogno di presentazioni, ormai nelle orecchie di tutti da qualche anno e sui migliori palchi del globo, ma quest’anno si potrebbe benissimo dire che è quello della consacrazione: presente ai migliori festival, dj set da capogiro, location megagalattiche (vedi il suo dj set sulla Tour Eiffel per Cercle) e un impennarsi qualitativo della sua etichetta grazie all’arrivo di un certo Dj Rush e delle super-compilation per l’ADE.

Per questa compilation Nina porta, oltre a se stessa, un manciata di giovani producer est-europei che hanno già dimostrato nei loro debutti qualità indubbie: il martellatore acido Vladimir Dubyshkin, l’elettrica Carlota, gli psicoattivi PTU,  ed il neoraver Buttechno. Ma non solo! Nina tira fuori per la traccia finale del disco un pilastro sacro, un totem della musica hardcore e techno dagli anni 90 ad oggi: The Mover, aka Marc Acardipane aka Mescalinum United aka Rave Creator aka mille altri nomi tutti spaziali.

Il sound del disco è un emblema della corrente che Nina e la Trip Records (e alcuni diranno tanti altri) stanno seguendo, nonchè una rivisitazione dei sound acid e hardcore tipici della prima parte degli anni 90 come Emmanuel Top e lo stesso Mac Acardipane. Buttechno con le sue Rostokino Acid e Dupstepping progression fast incarna decisamente la già citata vena hardcore e breakbeat di inizio 90s, mentre Vladimir Bubyshkin con Soviet film lancia granate pesantissime techno acid degne dell’armata rossa (il titolo non mente affatto!). Carlota invece è la parte più contemporanea del disco e dell’evoluzione dell’etichetta, con sonorità elettriche a farne da padrona nelle tracks Your destination e Noise Psychosis, come gli stessi PTU con Mstera. Super-Nina invece spara una defibrillazione underground russa veloce e sconvolta, e la final track di The Mover è un momento di epicità dark flashata dai vecchi strobo dei club di Frankfurt-am-main in quei ultimi sprazzi di millennio.

Lo stiamo aspettando questo disco della regina Nina, e vi consiglio di aspettarlo.

Non come si aspetta il capodanno, che non si mai che cosa fare fino all’ultimo, cioè quindi un ansia di vivere ed una gioia come quella dell’affitto a fine mese.

Ma piuttosto come il giorno dell’arrivo dello stipendio: una gioia.

E dopo tutto: God save the queen.

https://triprecords.bandcamp.com/album/happy-new-year-we-wish-you-happiness

 

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