Giovedi di Vith: Remixes or issues?

luca-vitale
Tempo di lettura: 2' min
26 October 2017
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Remix. Edit. Rework. Rimescolare gli elementi di una traccia al fine di ottenerne un’altra di altrettanto spessore.

I remixes esistono da sempre, è la visione da un altro punto focale dei suoni di una traccia. Sono tracce autorizzate dagli autori principali e quasi sempre inclusi nell’ep originale come seconde-terze-quarte tracce, volte a completarne e impreziosirne l’uscita. Addirittura vengono costituiti veri e propri ep a posteriori di soli remix di una traccia particolarmente forte, provate a pensare a Ghetto Kraviz di Nina Kraviz del quale sono stati rilasciati innumerevoli remixes.

Ma cosa succede se viene rilasciato un remix non autorizzato e, addirittura, non di gradimento all’artista principale? Sembra una condizione impossibile considerate le premesse iniziali, eppure è appena successo.

Vi ricordate questo cavallo di battaglia della Disco-Boogie anni ’80?

 

Logg aka Leroy Burgees aka Logg, una leggenda vivente che ha prestato la sua voce a tracce che hanno fatto la storia della musica, proprio come quest’ultima. Basti pensare che ha fatto parte di collettivi come Bumblebee Unlimited e Inner Life (con Jocelyn Brown) con cui ha realizzato hit tutt’ora in voga in tutto il mondo.

A seguito di due remixes da parte del bombardiere inglese Marquis Hawkes di questa magnifica traccia (sulla stessa etichetta di origine, Salsoul Records) in un lungo post di Facebook, Burgees ha criticato aspramente il suo operato e lasciando intendere che non ha potuto ascoltare le tracce sino alla data della loro uscita ufficiale.

“Sono sorpreso dai dirigenti di Salsoul Records (una società per la quale ho enorme rispetto) nell’accettare e rilasciare queste versioni che non valorizzano il mio lavoro”, ha dichiarato Burgess. “Ken e Stan Cayre (i proprietari della società) non avrebbero dovuto permettere che questo accadesse, per paura di perdita di reputazione della loro etichetta”.

Burgess ha descritto il lavoro di Hawkes di “Something Else” come un “pezzo sconnesso e irriconoscibile, difficile da ascoltare” e ha anche detto che la versione di “I Know You Will” di Hawkes è “soffocata da echi e delays digitali inutili … oscurandone il groove incalzante “.

“In chiusura, vi ricordo che i remixes derivati da materiale precedentemente pubblicato dovrebbero dimostrare una riverenza e apprezzamento per il lavoro originale, senza modificarne le parti fondamentali”, ha aggiunto.

La risposta di Marquis Hawkes non è tardata ad arrivare:

“Sono stato recentemente commissionato da Salsoul per riesaminare e remixare vecchie tracce originali del loro catalogo e ho optato per due tracce del progetto Leroy Burgess “Logg”, di cui sono un grande fan.

Purtroppo, Leroy non ha apprezzato il mio lavoro e lo ha manifestato pubblicamente. Questa è la sua prerogativa, indiscutibile, ma dispiace che alcuni siti web abbiano deciso di evidenziare la notizia come una critica verso di me. Sono molto vicino a Leroy, perché so che come ci si sente quando la musica la senti tua, e tu non vuoi che qualcuno te la venga a cambiare, ma questo è un impegno che ho l’onore di tenere in considerazione con Salsoul.

Penso che alcuni puristi si sentano di dover dire la propria idea di come dovrebbe essere un remix di un disco, o forse pensare non debbano mai essere fatti in quanto rappresentano una sorta di sacrilegio.
Tutti abbiamo opinioni sulla musica, è una cosa totalmente soggettiva e questa è la sua bellezza “.

Uno scambio di vedute importante e ponderato, sincero, che mostra da ambo le parti l’esigenza di rispetto del proprio, insindacabile lavoro.

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