Ospite d’onore del Cortona Mix Festival e acclamato dal pubblico è Dario Brunori. Un timido nella vita che però quando sale sul palco, prima fa battute sagaci con le C aspirate, da cosentino “DOP” e poi si mette la maglia da supereroe. O come dice lui, il costume da torero e canta, praticamente senza accento, insieme all’immancabile e sempre sorridente Simona Marrazzo, compagna da 21 anni, sulle scene e nella vita.
Insieme sono talmente belli che mi verrebbe da chiedere, in maniera irriverente, così come viene, come si fa a volersi bene praticamente da sempre senza cambiare, senza cambiarsi o magari cambiando tutti i giorni, uguali o diversi, ma insieme.
La poetica della Brunori Sas è tutta permeata di riflessioni profonde su temi molto contemporanei.
Sulla casa, simbolo e metafora delle nostre paure più profonde, dal piano individuale a quello universale, vista come un luogo sacro da difendere o in cui rifugiarsi, come punto di partenza e di arrivo, di ritorno e di fuga, molto attuale in questi tempi di paura dell’Uomo Nero. A casa nostra, a casa loro, tutta una vita casa e lavoro.
E poi dell’incertezza che fa parte di noi ma che ci fa paura, di quelle quattro o cinque cose a cui non sappiamo rinunciare. Del passato e del presente che convivono e si contemperano a vicenda. Da Nonno Michele al nipote Francesco, del contrasto tra metropoli e provincia, Lamezia e Milano. Tra noi e gli altri, tra la voglia di diventare quello che ci pare e il non avere le palle per rischiare.
Che sia una canzone da falò, come la dolcissima Guardia ’82, o un pezzo impegnato, Brunori ci dice che il mondo si può salvare anche con un pugno di poesie.
Dario ci saluta con delle parole molto belle (ndr Il costume da Torero) che, anche mentre si spengono le luci sul palco e finisce la musica, esse rimangono lì, sospese, nella calda notte di Cortona.
E io le faccio mie e le porto con me.
“Non sarò mai abbastanza cinico/Da smettere di credere/Che il mondo possa essere/Migliore di com’è
Ma non sarò neanche tanto stupido/Da credere/Che il mondo possa crescere/Se non parto da me”.
Partecipa alla conversazione!