Ieri sera in un’Unipol Arena sold out abbiamo visto un Calcutta proiettato verso Sanremo
Con 10 musicisti sul palco, le luci da artista che riempie gli stadi, i visual e un duetto con Giorgio Poi sulla musica italiana che è un po’ come il parmigiano per gli italiani all’estero: così si è presentato a Bologna Calcutta.
Ed è stato subito Teatro Ariston quando la stella di casa Bombadischi si è spostata dal centro del palco per lasciare sotto i riflettori il Piccolo coro dell’Antoniano che ci ha regalato una adorabile versione di Oroscopo.
Si, è vero, l’aveva già fatto Lo Stato Sociale, ma lo spazio lasciato ieri al coro dei ‘cinni’ ha valso un po’ da patto di sangue tra Calcutta e la sua città adottiva, siglato davanti ai suoi concittadini acquisiti, ai quali ha dedicato anche Hübner.
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Che sia pronto ad affrontare il grande pubblico lo si era capito già dal tour estivo con tappa all’Arena di Verona ma forse noi preferiamo la versione più spettinata, meno sobria da godersi sottopalco in venue più raccolte. È il prezzo del successo degli altri, che tutti i fan prima o poi devono pagare.
SCALETTA
1. Briciole
2. Kiwi
3. Orgasmo
4. Cane
5. Milano
6. Limonata
7. Paracetamolo
8. Rai
9. Amarena
10. Pomezia
11. Nuda nudissima
12. Cosa mi manchi a fare
13. Oroscopo (con il Piccolo Coro dell’Antoniano)
14. La musica italiana (con Giorgio Poi)
15. Del verde
16. Albero
17. Natalios
18. Arbre Magique
19. Hübner
20. Le barche
21. Gaetano
22. Frosinone
23. Pesto
24. Saliva
Words: Elena Bertelli
Pics: Richard Giori
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