M_Rec Ltd 24 – Max_M – Dissertation

polpetta
Tempo di lettura: 2' min
18 January 2016
Review 4 U


Max_M è nato e cresciuto a Roma. Il suo vero nome è Max Magrini ed ha iniziato la sua carriera musicale nei primi anni ’90 muovendosi nel panorama romano, prima delle feste private e poi dei primi rave. Nel frattempo riesce ad affermarsi con successo nella capitale.
Successivamente, Milano diventa la sua città. È qua che, dopo anni spesi dietro la consolle, fonda la sua etichetta M_REC e diventa resident al Dude Club. Il suo talento è grande e gli impedisce di fermarsi. La metropoli lombarda diventa quindi una rampa di lancio per i più famosi dance-floor techno berlinesi.
Sfondo bianco, nuvole e la monotona architettura dei palazzoni di un qualsiasi quartiere di periferia fotografata in bianco e nero. Così si presenta visivamente Dissertation, il suo ultimo lavoro, pubblicato attraverso la sua casa discografica M_REC LTD.

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L’ep è composto da tre brani per una durata complessiva di 18 minuti e 40.
Il primo di intitola “Exceeding Brightness”. È un pezzo molto grintoso. Lo si capisce dai primi secondi, quando l’unico suono presente è quello una cassa carica di ritmo. Dopo il primo minuto il pezzo inizia ad evolversi e si arricchisce di drums che si muovono in contrattempo sulla cassa di base. Infine si aggiunge un synth dal suono metallico e pungente. Come un raggio di sole troppo brillante e fastidioso.

In seguito troviamo “Architectural Lie”. L’inizio, anche per questo brano, è molto secco con una cassa in 4 a scandire il tempo ed un synth in secondo piano che accompagna, perfettamente, i suoni metallici ed insistenti dei drums che si aggiungono dopo pochi secondi. La metà del brano segna l’evoluzione sia ritmica che di suono. La base diventa più leggera ed il synth evolve il suo suono, diventano molto melodico e ritmato.

Infine “Scape Sequences”. È un pezzo molto scuro, con suoni cupi, ritmi veloci e leggeri, quasi tribali. Nei sei minuti del brano bisogna restare super attenti all’evoluzione ritmica del pezzo. Non ci sono momenti melodici, è pura tecnica del ritmo.

Nel complesso è un disco che si merita una valutazione assolutamente positiva perché tutto è armonico e ben assemblato, dalla bellissima copertina alla scaletta dei tre brani. Purtroppo lo scorso maggio Max_M si è spento. Questo disco è il suo testamento musicale. Un artista che purtroppo non ho mai avuto la possibilità di vedere dal vivo, ma mi piace pensare che questo “testamento” sia una sorta di guida e di ispirazione per il panorama della musica elettronica italiana.

 

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