PVP – Mostrare la musica, suonare l’immagine. Parte 2.

md-romero
Tempo di lettura: 3' min
1 March 2017
In primo piano, POLPETTA VIDEO PASSION

MOSTRARE LA MUSICA, SUONARE L’IMMAGINE – PARTE 1  cliccare qui

Ci eravamo lasciati alla nascita del videoclip per come lo conosciamo sulla fine degli anni 60, in piena rivoluzione culturale. Non furono solo i produttori discografici a capire quale fosse il potenziale del videoclip. Le emittenti televisive iniziarono a vedere il videoclip come un ottimo contenuto da proporre nel palinsesto per catturare davanti allo schermo quella generazione di adolescenti che sfuggivano all’intrattenimento tradizionale.

Sulla scia del britannico Top Of The Pops, molte altre trasmissioni in giro per il mondo decidono di trasmettere videoclip durante lo show. È il 1974 quando Graham Webb lancia sull’emittente Australiana ATN-7 il programma Sounds Unlimited (o semplicemente Sounds) che diverrà una delle prime trasmissioni a proporre al pubblico un intrattenimento che comprendeva videoclip musicali atte a promuovere e discutere sui nuovi artisti. Fra i collaboratori del programma troviamo anche un giovane Russell Mulcahy, regista di blockbuster movies (si ricordano Highlander, Verdetto Finale e Resident Evil: Extiontion) e prima ancora futuro regista di alcuni videoclip storici come The Wild Boys dei Duran Duran e Video Killed The Radio Star che fu il primo video ad essere trasmesso da MTV.

Grazie al videoclip molti artisti riescono a distinguersi divenendo icone Visual. Un esempio è David Bowie che con le clip dirette da Mick Rock raggiunse la notorietà e, in seguito con il video di Ashes To Ashes diretto da Mallet scalò le vette delle classifiche. Nello stesso periodo escono Tommy, un film di Ken Russell basato interamente sull’omonimo concept album dei The Who e il grandguignolesco imperdibile CULT The Rocky Horror Picture Show diretto da Jim Sharman che consolideranno non solo la potenza promozionale del videoclip ma anche quella artistica.

Ma sarà nel 1981, con la nascita del canale MTV e la messa in onda della trasmissione Night Flight (trasmesso da USA Network), la vera svolta che renderà il videoclip forma primaria di promozione.

Come già anticipato il canale MTV apre il suo palinsesto con il brano Video Killed The Radio Star (l’ironia è senza dubbio compresa nel pacchetto) e diventerà ben presto il canale principale su cui giovani da tutto il mondo (molti dei quali vedranno solo parte del palinsesto ritrasmesso da emittenti locali) si sintonizzeranno per seguire i propri idoli assimilando in maniera sempre più rapide trend indotti dal contesto commerciale delle trasmissioni. L’artista diventa ancor più rapidamente icona di stile e testimonial e, le major, coscienti del cambiamento in atto nell’industria musicale investiranno cifre sempre più alte. Un esempio è il video Thriller diretto da John Landis ( Un Lupo mannaro americano a Londra, Animal House, The Blues Brothers ecc…) che costò la cifra tutt’altro che irrisoria di 800.000 dollari (da un budget di 500.000), si avvalse fra gli altri del mostro sacro degli effetti speciali Rick Baker (L’esorcista, Squirm, Hellboy solo per citarne alcuni) e rimane tuttora uno fra i video più iconici della storia di questo tipo di forma d’arte.

MTV nei suoi primi anni ricevette parecchie critiche, la più celebre dal cantante Rick James, che accusava di razzismo il network, essendosi rifiutata di trasmettere il videoclip di SuperFreak e di altri artisti di afroamericani, prima solo visibili sul canale BET (di un anno più vecchio di MTV). Accolta la suddetta critica MTV si prodigò a sdoganare definitivamente gli artisti afroamericani dando maggiore spazio nel palinsesto. Grazie al videoclip non saranno più percepiti dal giovane spettatore bianco come una cultura differente (Il soprannominato Michael Jackson contribuirà a questo processo) quanto come altra musica. Il successo di MTV negli Stati Uniti permetterà l’espansione del network nel resto del mondo con MTV Europe nell’87 e MTV ASIA nel 91 e canali rivali come VH1.

La prima edizione degli MTV Music Video Awards, datata 1984 è ricordata per la performance di Madonna in Like A Virgin (e la polemica che ne è seguita). MTV e canali rivali diventano presto una gallina dalle uova d’oro. Il perfetto bacino di consumatori, gli adolescenti, diviene rapidamente fidelizzato al canale in quanto fin da subito MTV si dimostra un canale che vuole rivolgersi ai giovani con un linguaggio giovane, adattandosi anche graficamente ai nuovi trend con una velocità impressionante. Qualsiasi prodotto sponsorizzato su MTV sarebbe divenuto ben presto il trend d’acquisto dei giovani. Con il videoclip, MTV forma un impero televisivo che definirà negli anni a venire trend nel campo di musica, moda, gaming, fashion, cinema e persino in campo alimentare.

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