L’anteprima di NODE Festival, in attesa della line up di novembre

elena-bertelli
Tempo di lettura: 2' min
8 October 2018
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C’è ancora parecchio riserbo sulla line up del festival modenese che da 9 anni porta la sperimentazione artistica ad altissimi livelli, combinando arti elettroniche e visive, spazi inediti e idee di futuro

Per ora dobbiamo accontentarci (si fa per dire) di conoscere i nomi degli artisti dell’anteprima del 13 ottobre e di alcuni musicisti che saranno presenti nei giorni del NODE Festival, dal 14 al 17 novembre.  Ma andiamo con ordine, riportandovi le informazioni essenziali del comunicato stampa che arriva da Lemniscata.

Al-jabr (algebra) è il titolo della mostra di Ryoichi Kurokawa che fa da preludio al festival e che sarà aperta fino al 24 febbraio 2019 alla Galleria Civica di Modena.

(continua sotto)

node 2018

L’anteprima, sabato 13 ottobre alle h 21.30, è inserita all’interno del programma di Transmission Bands, quattro giorni all’insegna della contaminazione tra le arti, tra performance, musica e immagine promossi dall’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Modena. L’appuntamento è allo spazio ex-industriale La Torre con una performance congiunta che mette in dialogo il batterista – compositore e producer americano Deantoni Parks – e l’artista milanese 2501. Proprio a quest’ultimo NODE ha affidato quest’anno anche la cura della propria immagine. A chiudere il programma, il dj set di Chevel, produttore trevigiano che riattiva la connessione fra NODE e gli sviluppi della musica elettronica contemporanea, intesa non tanto come esercizio di stile ma come uno strumento per indagare i limiti e superare i confini rigidamente imposti dai generi musicali.

Ma ecco alcune anticipazioni sul NODE di novembre: la lineup comprende l’australiano Ben Frost: musica ancestrale in cui confluiscono ambient, drone, elettronica e black metal, accompagnata dalle proiezioni video di Marcel Weber / MFO. Il compositore presenterà a NODE il suo ultimo e apprezzato album The Centre Cannot Hold. Il Giappone degli anni 80 è, invece, il punto di partenza dei Visible Cloaks, il duo americano formato da Spencer Doran e Ryan Carlile che a NODE presenta l’album Reassemblage. Giapponese per provenienza e sensibilità è anche il lavoro di Tomoko Sauvage, musicista e sound artist di base a Parigi, la cui ricerca parte dall’elemento acquatico.

Per tutto il programma completo non ci resta che aspettare le prossime settimane. Conviene invece approfittarne per acquistare gli abbonamenti in early-bird, disponibili su nodefestival.com per l’accesso a tutti gli eventi a pagamento del festival.

Ci vediamo a Modena?

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