In questi anni vi abbiamo raccontato diverse storie strambe ed esilaranti, ma quella che stiamo per raccontarvi ha davvero dell’incredibile.
L’artista australiano Harvey Sutherland, peso massimo della house e della techno attuale, ha accusato H&M di aver usato una delle sue tracce senza permesso. Attenzione, H&M, il colosso mondiale di vendita di abbigliamento, non proprio un’artista di primo pelo…..
La diatriba è nata a causa di un post su Instagram della casa di abbigliamento, una pubblicità di un prodotto con una traccia di accompagnamento, il quale è stato accusato da parte di Harvey di essere la traccia “Bamboo”, estratta dal suo Brothers EP del 2014. L’accusa è partita da un utente che ha chiesto informazioni sul titolo del teaser utilizzato per la pubblicità, e la risposta di H&M affermava che la canzone era senza titolo e “prodotta appositamente per noi”. Sutherland quindi è invervenuto sostenendo con forza che “questa è la mia canzone ‘Bamboo’ che state usando senza crediti”. Da allora il post è stato rimosso, senza alcuna spiegazione.
Sutherland fa però parte dell’albo degli avvocati di Melbourne, grazie ai suoi studi, pertanto la risposta legale da parte dell’artista non tarderà ad arrivare.
Questa è solo l’ultima di una serie di polemiche che ha dovuto fronteggiare H&M; all’inizio di questo mese, la superstar canadese The Weeknd ha tagliato i ponti con la compagnia dopo aver pubblicato immagini offensive per il lancio di una nuova felpa per bambini.
Nel mondo di oggi dove la musica è pressochè libera, accessibile mediante un semplice click, queste polemiche sterili trovano il tempo che trovano. Se Sutherland avesse considerato che la pubblicità è stata realizzata da un colosso di portata mondiale probabilmente avrebbe valutato l’indotto pubblicitario piuttosto che la violazione dei diritti d’autore.
A quanto pare…. volendo rubare un colorato detto napoletano… le tracce son piezz’e core.
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