SPACE IBIZA GOES DOWN = GAME OVER, IBIZA.

luca-vitale
Tempo di lettura: 4' min
29 October 2015
Il Giovedì di Vith

Ho fatto molta fatica a scrivere questo titolo. Mai, mai e poi mai avrei creduto di scrivere parole simili, mai e poi mai avrei pensato che questo potesse accadere davvero.

Il nostro Giovedì torna a far capolino nella Isla sulla quale si sta scaraventando un vero e proprio uragano:le notizie dal fronte balearico sono tristissime, di quelle da stringere il cuore in mano, come se il declino generalizzato di Ibiza non fosse già abbastanza da sopportare per noi “IBZdipendenti” (di cui ho parlato lo scorso mese).

Almeno 5 anni di sussurri e indiscrezioni, voci rincorse tra un “carrettera” e l’altra, pensieri che erano mozzati sul nascere poichè all’apparenza paradossali sembra che stiano per diventare realtà: la stagione estiva 2016 sarà l’ultima per l’il club n.1 dell’isola: Space Ibiza.

Terribile.

E come se non bastasse, a rincarare la dose ci pensa il Presidente del Consiglio dell’Isola che assieme a 5 suoi scagnozzi hanno deciso di inasprire le ammende per i locali che, dalla prossima estate, chiuderanno oltre le 6.30 del mattino e pertanto le magiche e infinite notti ibizenche potrebbero essere destinate a diventare semplicemente un dolce ricordo.

Ci siete ancora ? Se non siete svenuti dopo queste dichiarazioni terrificanti, vi racconto qualche piccolo dettaglio in più.

Dal 2010 la chiusura di Space è l’argomento più discusso e misterioso di Ibiza: si è detto che sarebbe stato demolito a favore di un centro commerciale extrasupermegafigolusso, si è perpetrato che Abel Matutes e figlio, sommi proprietari di praticamente mezza Ibiza tra cui Ushuaia, Hard Rock Hotel e mezza Playa den Bossa tra cui il terreno su cui sorge lo Space, vorrebbero costruirci un locale simil-Ushuaia, o addirittura campi da golf, piscine di lusso, e tutta una serie di attività “VIP friendly” da accapponare la pelle. C’è addirittura chi dice che lo Space avrà nuova vita al Privilege, a San Antonio.

Nessuna di queste voci è stata veramente confermata, fin quando una voce fuori dal coro da un burbero signore ha letteralmente incendiato la questione: Mr. Carl Cox.

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L’ambasciatore della musica nel mondo è venuto allo scoperto confermando a DJ Mag che la stagione 2016 sarà l’ultima del suo Revolution @ Space Ibiza, per chi vivesse sulla luna, uno dei parties più importanti dell’isola se non il più importante, chiudendo la serie a 15 stagioni consecutive, senza spiegare le ragioni che lo hanno portato a questa incredibile ed inaspettata decisione. Ma la leggenda americana ha puntualmente rincarato la dose, ieri, durante un’intervista a un magazine australiano confermando che lo Space verrà rilevato nel 2017 dall’Ushuaia Hotel Group, senza alcun timore reverenziale, confermando alcuni dettagli scottanti della vicenda:

“Non sto lasciando Space perché il contratto di Pepe Rosello (il gestore di Space Ibiza da ben 26 anni) come gestore terminerà il 30 Ottobre 2017, bensì verrà controllato da Ushuaia Group, dall’altra parte della strada, e il loro manager Jan avrà le chiavi dello Space in tutto e per tutto. Quando questo accadrà, tutto cambierà, e per questo non voglio rimanere in questo club per nessun motivo”

“Vogliono che io rimanga per creare un business di loro gradimento, ma questo non è ciò che desidera il mio cuore, e se avessi deciso di rimanere, lo avrei fatto esclusivamente se mi avessero dato un milione di euro a serata. Avrei esultato tutte le sere, mi alzerei per suonare 90 minuti, intascare un milione e suonare tracce prese da Beatport (cosa che già fa, probabilmente polemizza il roster dell’Ushuaia che ruota le solite tracce prese dalle top 10 proposte dallo store digitale, ndr) con il maggior numero di tavoli VIP possibile. Avrei sorriso fino all’arrivo in banca. Ma il mio cuore mi dice che non farei mai una cosa simile, poiché se Pepe non c’è, di conseguenza non ci sarò nemmeno io. Siamo cresciuti insieme, siamo passati attraverso tutto questo insieme, e termineremo insieme. E sono abbastanza felice per questo, poiché significa che lasceremo l’eredità di questo locale avendone fatto la differenza. Possiamo andarcene così, con questo status leggendario che abbiamo creato durante la nostra permanenza allo Space, poiché nessun altro sarà capace di emularlo, è impossibile”.

Dalla parte di Space Ibiza la notizia non è stata ancora confermata, ma sembra difficile poter smentire parole così forti, di pancia, della figura di spicco numero 1 di Space e forse di tutta l’isola. Inutile dire che la notizia si è propagata con un’onda d’urto non indifferente lasciando basiti tutti, dagli addetti ai lavori ai semplici turisti innamorati di questo angolo di paradiso, che sempre più si sta trasformando in una macchina perfetta da incasso piuttosto che la Mecca del sound.

Qualora le profezie di CC si avverassero, Playa Den Bossa si trasformerebbe in un concentrato di lusso e apparenza che ha le sembianze di un’ Estrema Unzione a un’Ibiza che si sta allontanando sempre più dalle sue radici, a favore del nuovo che avanza, della convenienza, della avarizia e non più dell’amore, della condivisione, dell’unione tra le persone sotto il segno della musica. E questo mi fa davvero piangere il cuore.

Per quanto queste congetture non cambino la morfologia di un’isola di per sé meravigliosa per ciò che offre dal punto di vista naturalistico e ambientalistico e che rimarranno un’attrazione turistica fondamentale e che non cambierà di molto l’affluenza, la nightlife è ufficialmente in una fase di declino irreversibile. La stessa notizia delle chiusure anticipate dei clubs è la prova che le autorità stanno andando nella direzione di un divertimento meno “hard” a favore di un turismo più maturo, incentrato si sul divertimento, ma quello di spennamento-portafogli senza alcun ritegno. Ma nonostante questo, il fuoco che arde dentro noi Ibizenchiani convinti, non sarà mai, mai, mai, mai spento. Ed è in noi e nei nostri ricordi che la nostra Ibiza rimarrà viva. Sempre. Per l’eternità. E non ce la toglierete mai.

 

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