Subsidenze Festival @ Ravenna

polpetta
Tempo di lettura: 3' min
23 September 2014
Art

Il dizionario definisce subsidenza come un “lento movimento di sprofondamento da parte della crosta terrestre”. Ravenna è soggetta a subsidenza. Ma solo dal punto di vista geologico o anche figurato?
Siamo state nella città dei mosaici durante la prima edizione di Subsidenze, il festival dedicato alla Street Art. Abbiamo visto alcuni dei più grandi artisti italiani mentre si sfidavano a colpi di murate (metaforicamente parlando, è ovvio!).

Dissenso Cognitivo, Gig, Hope, Millo, No Curves, Sea Creative e Zed1 sono stati gli eroi incaricati di salvare Ravenna dallo sprofondamento. Saranno riusciti i nostri paladini a dare il via a quel bellissimo circolo vizioso che porta la Street Art a colorare di cultura e bellezza le nostre città?

L’abbiamo chiesto a Marco Miccoli, presidente dell’Associazione Indastria e ideatore di Subsidenze.


Ciao Marco! Raccontaci com’è nato il progetto Subsidenze

Ciao! Un festival di Street art a Ravenna mancava, ero un po’ stufo di sentire “c’è il festiva di…” e “viene a dipingere un artista”… ho detto basta! Facciamo un festival di Street Art puro! Da qui è nata l’associazione culturale Indastria di cui fanno parte anche Mirko, Antonella, Chiara e Nicola e insieme ci siamo avventurati in questa bellissima esperienza.


Con che criterio avete scelto gli artisti?

Gli artisti sono stati scelti in base alle cromie e allo stile. Millo e Hope&Gig principalmente usano bianco e nero, mentre SeaCreative e Zed1 hanno tonalità molto vivaci, DissensoCognitivo usa colorazioni un po’ più scure e riesce molto bene ad integrare il colore di sfondo con il disegno. No Curves è l’artista più “pulito” in quanto usa nastro adesivo e taglierino..la sua opera su Dante è stata fondamentale per il festival.


Una scelta di tipo estetico quindi. Rimanendo all’interno della sfera visiva, credi che queste opere murarie siano solo decorazioni applicate ad edifici semi fatiscenti, oppure pensi che comunichino di più?

Penso che ogni artista abbia qualcosa da comunicare e non tutti i muri utilizzati erano rovinati o fatiscenti. Ti faccio un esempio, quando all’inizio la gente osservava il disegno di Zed1 ci vedeva una donna mangiata, poi piano piano è venuto fuori il suo sottile messaggio riferito al capitalismo. Non possono e non devono essere considerati solamente una decorazione!


Il vostro progetto ha scatenato reazioni contrastanti: moltissimi entusiasmi sia tra gli addetti ai lavori che tra i passanti, ma anche qualche critica. Cosa vuoi rispondere a coloro che non hanno apprezzato lo stile “street” sui muri di una città che ha una tradizione artistica antica?

Intanto ringrazio tutte le persone che ci hanno fatto i complimenti e sono davvero tante! Per le poche persone a cui non piacciono dico che quando vedranno che la Street Art porta anche turismo e che i ragazzi ne sono entusiasti, forse non sarà poi cosi male vedere un disegno su un muro…


Sono convinta che un’iniziativa come questa sia importantissima per portare finalmente la Street Art a Ravenna, arricchendola sia dal punto di vista visivo e di riqualificazione urbana, sia per quanto riguarda la sua candidatura come città della cultura per il 2019. Tu come credi che Subsidenze e la Street Art in generale, possano dare un valore aggiunto ad una città già ricca di cultura come lo è Ravenna?

Il valore aggiunto ci sarà quando oltre alla mappa dei monumenti, si avrà una cartina dei “muri” da visitare. Ci sono vere e proprie gite organizzate in città come Berlino, Londra ecc.. per vedere le opere a cielo aperto e questo è un nostro obiettivo.


Credi che ci sarà una seconda edizione di Subsidenze?

Certo, stiamo già pensando di allungare il festival e fare più eventi collaterali.


Grazie Marco! Non vedo l’ora di scoprire cos’altro ci regalerete!

Grazie a te!

 

La settimana di lavori si è conclusa con una splendida mostra organizzata presso Bonobolabo (galleria/negozio di abbigliamento e piccolo skate park), dove abbiamo ammirato altre opere degli artisti presenti, realizzate sui supporti più disparati: serigrafie, tavole da skate, stampe di ogni genere, bambolotti, quadri e un magnifico “second skin” svelato con una performance live da Zed1!

Ora a voi la parola, date un occhio alla gallery e giudicate se la Street Art sia capace o meno di rendere le nostre città molto più belle….

Cristina

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