Per la VII edizione di roBOt, la curatrice Elisa Trento ha selezionato per la sezione Screenings, 4 lungometraggi, 2 mediometraggi e 6 cortometraggi.

Il tema di questa edizione, #lostmemories, scova “titoli che recuperano il senso ampio della storia, sia in riferimento ai contesti sociali, sia rispetto ai contributi artistici, che richiamano memorie importanti e rielaborazioni curiose di stili ed immagini passate e contemporanee”.

Il filo conduttore che lega le 12 opere è il tema della storia e della società, certo caratterizzati dal proprio contesto geografico e sociale, ma tutte con un unico obiettivo: rielaborare le nostre memorie collettive!

Dominik Spritzendorfer ed Elena Tikhonova, con Elektro Moska, ci accompagnano a ritroso nel tempo all’interno della scena elettronica sovietica. Una fiaba sullo spirito d’inventiva della mente libera all’interno della Cortina di Ferro…e oltre.

Haack: The King of Techno è la biografia dedicata a Bruce Haack, uno dei padri fondatori della musica elettronica moderna, compositore geniale e ingegnoso creatore di strumenti musicali.

Llapse è un piccolo gioiello dal punto di vista tecnologico: metafore visive, assemblate e plasmate dal regista Julien Vanhoenacker e sonorizzate da Nicolas Vitte. Da guardare categoricamente sul grande schermo, è la prima proiezione pubblica italiana.

Non poteva mancare il documentario What Difference does it make? A film about making music del pluripremiato regista Ralf Schmerberg. Il protagonista è la Red Bull Music Academy, un workshop itinerante di musica che negli ultimi 15 anni ha fatto il giro del mondo coinvolgendo i più grandi artisti a livello internazionale.

Real Scenes è la serie di film in cui Resident Advisor esplora il clima musicale, culturale e creativo all’interno delle principali destinazioni del mondo della musica elettronica. La curatrice Elisa Trento ha scelto Tokyo e New York: i due lavori, anche questi in anteprima italiana, percorrono le storie legate ai club, ai dj e alle nuove tendenze.

Per ultimi, ma non certo in ordine di importanza, i 5 corti del Collettivo Videographe: una selezione di lavori visionari, perfetti nel descrivere e raccontare alcuni dei problemi sociali causati dal sistema comunicativo contemporaneo. Cinque brevi opere promosse attraverso la piattaforma Vitheque, presentate dal collettivo Vidéographe in collaborazione con l’associazione culturale bolognese KINODROMO.

La sfida della curatrice è quella di “riuscire ad incuriosire, istruire e al contempo stupire il pubblico di un festival di musica elettronica ed arti digitali”. Noi non abbiamo dubbi sul fatto che riuscirà a conquistarci anche quest’anno. Siete curiosi di scoprirlo? Ci vediamo a Palazzo Re Enzo!