SUNFLOWER “CARNIVAL EDITION”: Passione, prima di tutto.

luca-vitale
Tempo di lettura: 3' min
18 February 2016
Il Giovedì di Vith
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Attenzione: articolo ad alto tasso di emozioni.

Sapete bene la propensione ad evadere dai confini nazionali che mi contraddistingue: questo perché sono fortemente convinto che la club life europea sia altamente più stimolante ed allettante di quella nostrana. Le eccezioni alla regola ci sono sempre, e la risposta è una: Sunflower.

Per chi vive sulla luna, Sunflower è una rassegna di parties che da ben 6 anni infiamma le estati fiorentine. I timonieri Philipp & Cole, storici residents del Tenax di Firenze nonché fondatori del gruppo Fragola, sono gli ideatori e i creatori di una festa divenuta negli anni un vero must per tutti i clubbers di Italia.

Il segreto? L’esperienza, non come attributo di conoscenza e sapienza, bensì di momenti vissuti fortemente improntati al “qui e ora”, una vera esperienza tutta da vivere. Sunflower è l’unica festa al mondo che riuscirebbe a radunare centinaia e centinaia di persone anche se si esibisse una orchestra lirica. Perché il mix vincente sta nel come la festa è concepita: cura maniacale del dettaglio, dal soundsystem alle ambientazioni, ai costumi, alle splendide scenografie realizzate e installate con tanta collaborazione e spirito di sacrificio da tutti. Non è importante il dj da mila e mila euro proveniente da chissà quale parte al mondo, il fulcro della festa è il divertimento. In tutte le sue sfaccettature, senza alcun ritegno.

Per il secondo anno consecutivo è stata organizzata una versione “invernale” del party in concomitanza con il Carnevale. Un’ottima occasione per riproporre l’habitat estivo di massima ilarità e libertà attraverso l’invito di travestirsi come da tradizione, e l’effetto è a dir poco esplosivo. Ho avuto l’onore di portare anche io un frammento di divertimento a questa festa, e sento ancora l’energia positiva che mi pervade a oramai due settimane dall’evento.

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La lineup è gustosissima, non c’è differenza tra headliner e “warm up dj”, tutto è perfettamente costruito e pensato per far apportare a ognuno dei dj una parte della propria esperienza a formidabile contributo alla Sunflower Experience al fine di renderla speciale per tutti i presenti.

Il Momà è il teatro dell’evento, addobbato con una minuziosa e sbalorditiva attenzione : su ogni colonna portante del locale erano raffigurate stampe e richiami alla festa, ai dj presenti, agli amici storici, alle feste del futuro del gruppo Fragola e a tanti altri elementi da lasciare a bocca aperta per l’incredibile inventiva di questo team delle meraviglie. Addirittura il logo Sunflower è stato ri-editato in chiave commerciale attraverso l’utilizzo di cartelloni che richiamavano grandi brand mondiali sostituendone la parola principale. Sunflower su logo Ikea, Coca Cola, Marlboro. Insomma, materiale di studio per aitanti comunicatori di professione. Spettacolare.

Non voglio soffermarmi sulle prestazioni di ogni singolo artista come faccio di default per i racconti delle mie scorribande (ve la faccio breve: hanno spaccato tutti e pesantemente. E non scherzo.), piuttosto voglio concentrare il messaggio su ciò che Sunflower si prepone di trasmettere ai propri partecipanti. E’ incredibile come girando per il locale si leggeva negli occhi delle persone la felicità; sorrisi, saluti, abbracci, anche a perfetti sconosciuti. Tutto questo ecosistema perfetto non è riproducibile in alcun modo, mai mi era capitato di vedere qualcosa di simile. Non è il grande nome che unisce, non è il desiderio di trascorrere qualche ora in compagnia come se fosse una giornata qualunque. E’ l’amore per lo stare bene, per la condivisione più vera dei sentimenti, un luogo dove i cattivi pensieri vengono scacciati da una forza positiva di gravità estrema che pervade il corpo in men che non si dica facendolo entrare in totale simbiosi con l’ambiente circostante.

Non è metafisica, è pura, purissima realtà.

Ho provato profonde, profondissime emozioni in questa domenica. Esibizione a parte, Sunflower mi ricorda ogni volta un altro modo straordinario con cui la musica può stravolgerti la vita. Non è la traccia in se, non è una ripartenza di un disco, non è soltanto questione di “orecchio e cuore” come spesso dico. La musica per Sunflower è un elemento, importantissimo, ma un elemento di importanza eguale ad altri. Il calderone di felicità in cui la musica è inserita è composto da ingredienti come Amicizia, Amore, Passione, Perseveranza, Tenacia, Semplicità, Sincerità. Tutti perfettamente equilibrati a completare la ricetta della Festa Perfetta. Sappiate che Sunflower non ha nulla da invidiare alle più grandi feste blasonate d’Europa.

Sento che c’è però chi dice che la versione invernale di Sunflower sia di minor intensità, “manca il sole per far fiorire il girasole” mi ha detto un anonimo personaggio in pista durante la festa; eppure l’impedimento insormontabile delle condizioni climatiche attuali è un moltiplicatore di coefficiente di difficoltà non trascurabile,e la realizzazione di una festa così improntata sull’ambientazione, di Domenica, in un luogo chiuso.. Beh…. Lo trovo un valore aggiunto inestimabile.

Prendete il pennarello rosso, andate al 29 Maggio e fate un bel cerchiolino. Il primo episodio della sesta stagione di Sunflower sarà servito. E c’è da giurare che sarà ancora più incredibile delle scorse edizioni. Continuate a sorprenderci. Noi ci saremo.

Ci vediamo in pista!

PICS BY : Luca Bergami / Umberto Santos [OFFICIAL SUNFLOWER PHOTOGRAPHERS]

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