Abusi D’umanità: OUTLINE FESTIVAL 2016.

luca-vitale
Tempo di lettura: 3' min
7 July 2016
Il Giovedì di Vith

Il nostro mondo non smette di sorprenderci. Quando pensi di aver visto ogni tipo di controsenso e contraddizione arriva da dietro l’angolo qualcosa di ancora più sbalorditivo, e negli ultimi anni durante l’estate ci troviamo a commentare situazioni e/o casi che con la musica hanno davvero poco a che fare.

Tra Ten Walls e un Amnesia Ibiza nella bufera c’è stato anche di peggio negli ultimi giorni. Nulla a che vedere con Ibiza, musica o discorsi prevalentemente futili, e la lontananza dai riflettori di questo fatto di cui sto per raccontarvi non sta suscitando il giusto clamore per la sua gravità.

Moscow, Russia. Come ogni anno, in questi giorni si sarebbe dovuto svolgere Outline Festival , una rassegna nell’Olimpo del mondo underground più profondo. Il festival fu concepito nel 2009, quando il glorioso club Russo (ora purtroppo chiuso) Arma17 decise di organizzare un evento outdoor in una zona industriale di Mosca, presentando al pubblico un grandissimo numero di stages con diverse esibizioni artistiche e musicali. Questo evento divenne internazionale nel 2014, primo evento ufficiale di Outline, in una impressionante due giorni di eventi su un isola artificiale del fiume Moskva.

Questo speciale mix di ingredienti tra musica e arti visive in questo magnifico contesto industriale e il fortissimo appeal internazionale di Arma17 ha richiamato ad Outline tutte le colonne portanti del mondo del sound, dai lives più elaborati (Andy Stott, Demdike Stare, Cobblestone Jazz, RE:ECM, Theo Parrish) ai dj set più ambiti (Zip, Ricardo Villalobos, Rhadoo). Il paradiso perfetto.

L’edizione del 2016 si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 2 e 3 Luglio, ma improvvisamente qualche giorno prima è apparsa sulla pagina Facebook ufficiale uno stato che recitava la chiusura del festival da parte delle autorità per motivi oltre il loro controllo. Col passare delle ore si è scoperto che il sito del festival è stato ispezionato da parte delle autorità russe che avrebbero trovato irregolarità e situazioni di eventuale pericolo che avrebbero potuto mettere a serio rischio l’incolumità dei partecipanti, pertanto non sono stati forniti i permessi di apertura.

Dopo l’annuncio, a 3 ore dall’apertura l’esercito russo è stato posizionato davanti all’ipotetico ingresso per evitare rivolte (dai 15000 ai 20000 partecipanti erano giunti a Mosca per l’evento) ed eventuali tentativi di iniziare la festa ugualmente.

Questa è la fonte ufficiale citata da tutti i media russi e del mondo.

Eppure c’è dell’altro. Nei giorni a seguire, Outline ha confermato di aver ricevuto in largo anticipo i permessi (ben due mesi prima con precedente visita delle autorità che avrebbero avallato la location) per far si che il festival si svolgesse alla perfezione, pertanto le motivazioni per il quale è stato chiuso erano (e sono) oscure, e che considerati i fatti, Outline avrebbe trovato luogo in altre località dove sia possibile diffondere il proprio messaggio d’amore e libertà verso la vita.

A quanto pare, le autorità russe hanno cancellato Outline Festival perché sono terribilmente spaventati dall’interesse sempre più pressante e crescente nella libertà di pensiero, nelle belle arti e nella musica da parte delle giovani generazioni, utilizzando la stampa come vettore pilotato ad hoc per mostrare al mondo un manipolo di ragioni per il quale il festival doveva essere chiuso.

Da alcune fotografie presenti su Facebook si è potuto vedere come gli OMON (esercito russo) stesse utilizzando delle pompe d’acqua all’ingresso verso la folla al fine di sfollare la stampa internazionale così da non mostrare cosa realmente stesse accadendo. Si è addirittura parlato di aggressioni verso un reporter di nazionalità inglese per essersi avvicinato troppo alla zona “rossa” del festival.

Quanto accaduto è terribile. Una totale negazione di libertà in piena regola al pari dei regimi più totalitari della storia del pianeta, in un mondo dove chicchessia può pronunciare la parola “amore”, “libertà”, “diritti” essi vengono totalmente sradicati e bistrattati dalla mentalità occlusa e bigotta di un ente cosiddetto “superiore”. Non solo Outline, ma tantissimi altri eventi sono stati chiusi senza ritegno dalla polizia locale in questo anno solare in Russia.

Come si può fermare la musica così? Ma soprattutto, quando questa unisce e regala pace ai popoli, perché far proliferare l’odio e la repressione?

Mai mi spiegherò tutto questo.

Noi che possiamo però, alziamo il volume al massimo e lasciamo che le tirannie facciano rumore, solo rumore. Ciò che ci regala emozioni lo sappiamo bene, e nessun governo/organizzazione potrà mai togliere la nostra libertà di ascoltare, vivere, ballare.

#bestrong&freerussianyouth

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