Quando Janine mi ha chiesto di scrivere una rubrica sulla fotografia per Polpetta-Mag ho avuto un attimo di vuoto; primo perche non mi era mai successo, secondo, perchè di solito non scrivo ma preferisco parlare con le immagini.
Riordinando le idee, pensando di cosa potrei occuparmi e come fare, mi e venuto in mente di mettere in pratica la cosa più “banale” che la fotografia insegna: guardarsi intorno.
BERNARD PLOSSU – COLORS
GALERIE CAMERA OBSCURA – Paris 14
Bernard Plossu, é nato il 26 febbraio 1945 a Da Lat, nel sud del vietnam, fotografa prevalentemente in bianco e nero ma in questo caso lo nomino per la qualità delle sue foto a colori.
nel 1967 scopre la tecnica di stampa al carbone Fresson (anno brevetto 1899) e grazie ad una grande amicizia instaurata con la famiglia di stampatori che portano il nome della tecnica stessa, Bernard Plossu ha la fortuna di poter ammirare la maggior parte della propria produzione stampata con questa tecnica. Una collaborazione esclusiva e fantastica che continua ancora oggi.
La fotografia di Plossu è una fotografia scarna e semplice. Preferisce evitare di fare foto ricercate e cercare la bell’immagine e nn gli piace la spettacolarità: l’essenziale, non di piu.
Tuttavia senza dimenticarsi una sottile ricerca una formale ben presente nel suo lavoro, ben visibile soprattuto in queste stampe a colori.
Personalmente mi ricorda una certa corrente “anti” Bresson dove tutti sono al posto giusto mentre guarda caso saltellano; i soggetti invece sono spesso fuori fuoco o apparentemente nel posto sbagliato (o meglio: non sono nella composizione che ti aspetti e che hai studiato a scuola che e prettamente filo bressoniana, una composizione diversa ma che se analizzata non si trova un elemento che non è al suo posto)
Un molo ligure, un tavolino, una tenda al vento o un paesaggio sotto la pioggia.
La caratteristica della sua fotografia e quella di essere intuitiva, svelta e “leggera”, riesce a catturare un sentimento fugace quasi come un sospiro, come se in un sessantesimo di secondo quest oggetto avesse parlato.
Le stampe a carbone Fresson hanno contorni imprecisi hanno la grana e tinte opache, tutte le qualità di cui Plossu ha bisogno per catturare meglio le atmosfere, addolcire la violenza della luce troppo forte e sfocare quei particolari utili solo a distogliere l’attenzione.
WORDS BY MARZIO EMILIO VILLA
Partecipa alla conversazione!